«Castagne, ci aspettiamo una buona annata»

Il grossista Fortunato: «In attesa delle varietà locali, vendiamo le eurogiapponesi»

«Castagne, ci aspettiamo una buona annata»

“Dopo sette/otto stagioni danneggiate dalla cinipide, questa dovrebbe finalmente essere una buona annata per le castagne”. A dirlo a IFN è il grossista Giuseppe Fortunato presente da anni al Maas di Catania con il marchio registrato “Il caldarrostaio” per le castagne.

“Il settore dovrebbe essere finalmente riuscito a debellare la presenza dell’insetto e stiamo aspettando l’arrivo delle varietà locali – continua il grossista - Nel frattempo stiamo vendendo le varietà Irpina ed Eurogiapponesi: di tratta di ibridi metà europei e metà giaponesi di nuova generazione. Queste piante maturano anche a 200 metri di altezza ma, anche se sono presenti nel nostro territorio da circa 15 anni, la loro gestione non è ancora molto conosciuta: non tutti sanno che vanno consumate subito e che vanno trattate con antimuffa, al contrario della castagna normale che dura in cella per 2/3 mesi. Un altro grande problema per queste varietà è il periodo di maturazione: i produttori non lo conoscono bene, per esempio quest’anno sono arrivate ai primi di settembre quando ancora le temperature erano molto calde e nessuno mangiava castagne”.

Il grossista ritiene fondamentale comunicare le differenza tra i frutti eurogiapponesi e quelli locali, per evitare confusione al punto vendita. 
In generale per quest’anno non ci attendiamo pezzature grosse ma buoni quantitativi di prodotto.

Attualmente Fortunato vende le castagne eurogiapponesi di prima gamma anche a 4 euro al chilogrammo mentre gli altri frutti si aggirano sulla fascia prezzo di 2 euro. Tutti i frutti sono distribuiti con il marchio “Il caldarrostaio”.

Sugli altri prodotti, il grossista segnala in generale vendite basse. Fortunato punta il dito sul contesto temporale che stiamo vivendo: “A settembre sono tornati tutti dalle ferie con il pensiero fisso delle spese per la scuola e le bollette, oltre che i rincari – sottolinea Fortunato – e prevedo che la crisi possa accentuarsi considerato il caro vita che stiamo vivendo e la situazione atmosferica che su molte colture ha ridotto i volumi, come è successo ad esempio in Francia con la siccità”.

E proprio dalla Francia arrivano le patate commercializzate da Fortunato: “Per importarle stiamo pagando il doppio rispetto ad anno scorso - segnala il grossista – i prezzi sono raddoppiati sia per la mancanza di prodotto che per i costi maggiori. In qualche modo i produttori devono riversare le loro spese aggiuntive sul prodotto e i prezzi, di conseguenza, si alzano”.
Per quanto riguarda il prodotto locale, i quantitativi sono stati scarsi e i volumi sono già terminati: “Anche qui abbiamo notato rincari pari a circa 0,10 euro in più al chilogrammo rispetto ad anno scorso”.
Oltre al marchio Fortunato, il grossista è importante distributore anche per il marchio Patatì.

Non va meglio la situazione degli ortaggi, per cui il grossista segnala una mancanza di quasi l’80% dei prodotti, soprattutto ortaggi. Per esempio Fortunato commercializza le zucchine a 2,40/2,50 euro al chilogrammo quando nello stesso periodo di anno scorso la fascia prezzo era di 0,30/0,40 euro al chilogrammo. ”C’è poco prodotto e, considerate anche le richieste della ristorazione, i prezzi stanno schizzando verso l’alto” commenta.

Sta invece raggiungendo buone quotazioni l’uva da tavola: il prodotto di alta qualità è venduto a 1/1,40 euro al chilogrammo “ma c’è anche tanto prodotto venduto a 0,50 euro al chilogrammo” conclude Fortunato.