Apofruit balla il Tango

Focus sulla campagna agrumicola della cooperativa

Apofruit balla il Tango

E’ entrata nel vivo la campagna agrumicola per Apofruit. E nonostante la partenza incerta della stagione, a causa delle temperature troppo elevate per il periodo autunnale, ora la stagione è pronta a riprendersi il suo ruolo da protagonista. La cooperativa punta in particolare sulle varietà tardive, soprattutto sulla cultivar Tango/Tang Gold, per cui si attende una produzione raddoppiata rispetto al 2021.

“Da quattro anni – spiega il direttore generale del gruppo Apofruit Ernesto Fornari – abbiamo spinto tra i nostri soci l’adozione di una varietà Club naturalmente più costosa rispetto ad altre a causa delle royalty, ma molto redditizia. Si tratta di Tango/Tang Gold, una cultivar tardiva che, dalla seconda metà di gennaio e fino alla seconda metà di marzo,  garantisce sul mercato una pezzatura elevata,  grado brix eccellente e ottima pelabilità. Anche la produttività è decisamente superiore: da  una media di 200 quintali per ettaro del clementino comune, si passa infatti a 300 quintali per ettaro. E, quest’anno, la produzione di Tango/Tang Gold dovrebbe pressoché raddoppiare rispetto al 2021, per cui ci potrebbe essere quel recupero rispetto a ciò che è stato l’andamento a inizio stagione, per la lenta partenza legata alla situazione meteo”. 

Clementino Tango/Tang Gold al terzo anno

Se le promesse per Tango/Tang Gold sono buone, anche la clementina comune sta vivendo una buona campagna: “In questi giorni è entrata  nella  sua  fase  migliore – commenta Fornari - Se da un lato, infatti, l’andamento stagionale ha generato calibri mediamente  piccoli, è aumentata allo stesso tempo la  cosiddetta sostanza  secca all’interno dei frutti, con il risultato di un elevato grado brix e una aromaticità particolarmente intensa. Sul fronte commerciale, i prezzi sono attualmente soddisfacenti e la Grande  Distribuzione ha compreso la situazione, accettando anche il  calibro 5, normalmente non commercializzato  in  altre  annate, proprio per l’alta qualità che comunque siamo sempre in grado di garantire. All’estero, peraltro, apprezzano particolarmente le nostre clementine: abbiamo infatti all’attivo forniture di prodotto biologico presso  insegne  della  Grande  Distribuzione di Svizzera,  Germania,  Francia,  Svezia  e Danimarca, che rappresentano circa il 60% di tutte le nostre clementine biologiche. Il restante 40%, assieme alla produzione convenzionale, è destinata al mercato nazionale”.

Clementino Tango/Tang Gold

Arance e limoni
Per  quanto  riguarda  le arance Naveline®,  Fornari  rileva: “Questo tipo di arancia va un po’ in alternanza,  per  cui  quest’anno ci attendiamo una produzione più scarsa rispetto alla buona produzione del 2021, attorno al -30%. Il calibro che abbiamo è però ottimale, non esagerato, quindi ci auguriamo di riuscire comunque a fare una buona stagione, grazie a una proposta chesi presenta a conti fatti di ottima qualità”.
Ultimi ma non per importanza, i limoni. “La coltivazione del limone–conclude Fornari –è una delle ultime proposte, in ordine cronologico, che abbiamo fatto ai nostri soci dell’areale calabrese e lucano, nell’ottica di differenziare i loro investimenti e di presentarsi sul mercato quando c’è meno disponibilità di prodotto. 
In questo senso, abbiamo puntato sulle varietà Interdonato®,che inizia già a fine settembre, e su 2KR®,che arriva a metà novembre. Normalmente questa coltura è più delicata degli  altri  agrumi,  perché  teme  molto  gli  sbalzi  di  temperatura  e  quindi  va  solitamente  praticata negli  areali  costieri. Tuttavia,  con  i cambiamenti climatici  in  corso, è  stato  possibile  anche  iniziare con appezzamenti nell’entroterra. Attualmente siamo ancora in fase iniziale, ma il nostro obiettivo, per i prossimi 5 anni, è di passare da 5.000 a 20.000 quintali”.

Lo stabilimento Apofruit di Scanzano Jonico

Lo stabilimento di Scanzano Jonico
A gestire in particolare  questa  fase  è l’innovativo stabilimento di Scanzano Jonico (Matera),che  su  una superficie  complessiva di  40.000  metri  quadrati ospita  3.000  metri  quadrati di  sala  di  lavorazione (dotata  di  calibratrice  ottica  e  di  macchine  per  diversi  formati  di  confezioni)  e  altrettanti  di  celle frigorifere.  
In  questa  struttura  lavorano  stabilmente  80  persone  su  2  turni  di  lavorazione  (160  i dipendenti  diretti),  che  garantiscono  le  forniture  di  clementine, arance  e  limoni alla  Grande Distribuzione italiana ed europea, componendo sia carichi interi sia –soprattutto –quote di carico.
“A Scanzano Jonico–spiega Fornari –continuiamo a lavorare a pieno ritmo 12 mesi all’anno, e per questo devo ringraziare tutti i dipendenti e le maestranze impiegate in questo stabilimento, che stanno  dimostrando  grande  flessibilità e  indiscussa  capacità  di  far fronte ai carichi  di  lavoro.  Ora, archiviato il periodo dell’uva da tavola e smontati i relativi macchinari, ci stiamo concentrando sulle clementine,  per  le  quali  ci  troveremo  a  gestire  una  produzione  sostanzialmente  analoga  a  quella dello scorso anno, proveniente in gran parte dalla Piana di Sibari, quindi dal nord della Calabria, e per  il  resto  dai  nostri  soci  in  Basilicata  e  in  Puglia. L’80% delle nostre clementine, peraltro, sono biologiche. A  Scanzano,  così,  prevediamo  per  l’annata  2022/2023  di  lavorare,  calibrare e confezionare circa  50.000  quintali  di  clementine,  20.000 quintali di arance e 5.000 quintali di limoni”.

Foto in apertura: clementino Solarelli impaccato.