«Il maltempo non ferma i limoni della Costa d'Amalfi»

De Riso: la buccia edibile premia anche il prodotto convenzionale

«Il maltempo non ferma i limoni della Costa d'Amalfi»
Carenza e, soprattutto, disomogeneità di prodotto hanno anticipato ai primi di ottobre la conclusione della campagna del Limone Costa d’Amalfi Igp, così come previsto dal rigoroso Disciplinare di produzione.
Questo, però, non ha impedito all’Op Costieragrumi – che certifica l’80-85% del prodotto Igp (1.300-1.400 tonnellate su un totale di 1.700) – di incrementare i volumi del 15%. A fine ottobre l’Op ha terminato anche la campagna del prodotto trasformato, mentre sta proseguendo con la commercializzazione del prodotto convenzionale, proverniente da aziende che rispettano le buone pratiche agricole.

“Parliamo sempre di frutti che non subiscono trattamenti in post-raccolta con cere o prodotti conservanti e che, quindi, hanno buccia edibile. Questo permette di utilizzare i limoni per l'aromatizzazione delle pietanze e la produzione di bevande e liquori – spiega a Italiafruit News il presidente dell’Op, Carlo De Riso – Il consumatore riconosce l’unicità del nostro prodotto, per questo è disposto a spendere qualcosa in più. Va anche detto che la grande distribuzione organizzata ha  valorizzato questa produzione che ora trova posto negli scaffali delle principali catene nazionali”. 

Non solo buccia edibile, anche profumo e aroma sono premianti. “Nonostante l'ortofrutta in generale stia attraversando un periodo complicato anche a causa del clima, che ha provocato disagi e maggiori scarti di lavorazione, i nostri produttori possono ritenersi soddisfatti anche da un punto di vista economico”, continua l’imprenditore campano.



Una popolarità non accidentale per il limone della Costa d’Amalfi. “Grazie all’Op i produttori stanno continuamente alzando il livello qualitativo della filiera – aggiunge De Riso – Il sostegno nel ripristino del territorio in generale e l’assistenza tecnica che l’Op dà a tutte le 160 aziende associate hanno motivato molti produttori a tornare in campagna con impegno e dedizione. Poi, certo, ci aiuta anche il momento di interesse per le diverse destinazioni d’uso del frutto, a cominciare da cosmetica, cucina e benessere”.

Il maltempo dell'ultimo periodo, con forti venti e grandinate, non ha compromesso la raccolta del prodotto convenzionale, come era accaduto l'anno scorso. Merito anche delle reti che hanno protetto i frutti.



Insomma, una situazione quasi idilliaca. Manca solo un aspetto per completare il momento magico. “Speriamo che la messa in funzione del nuovo centro di lavorazione e commercializzazione del limone e dei suoi derivati non subisca troppi ritardi a causa della burocrazia – conclude De Riso – Lavorare in un territorio riconosciuto Patrimonio dell'umanità dall'Unesco ci onora, ma dobbiamo anche dare dignità ai nostri 60-70 dipendenti che ora lavorano con difficoltà in un magazzino di 700 metri quadrati”.

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