La guerra delle albicocche

Tensioni tra Armenia e Azerbaigian: il frutto diventa un'arma

La guerra delle albicocche
In Armenia l'albicocca non è solo un frutto, ma un vero e proprio simbolo per il Paese caucasico. Ci sono leggende che si perdono nei secoli e narrano delle proprietà di questo prodotto a cui, più recentemente, è stato dedicato anche il festival cinematografico armeno: il Golden Apricot. Il colore della bandiera armena è ispirato al frutto, il tipico strumento musicale del Paese è realizzato col legno di albicocco... Insomma, prendersela con le albicocche armene è un vero affronto verso tutta la nazione: ed è quello che sta succedendo nelle ultime settimane.

Tra Armenia e Azerbaigian sono ripartiti conflitti armati per la contesa della regione del Nagorno-Karabakh, una situazione che ha avuto riflessi anche in Russia - dove vivono comunità armene ed azere - e che ha portato anche a una piccola guerra economica con l'albicocca protagonista.

Su TikTok e Twitter azeri che vivono in Russia hanno iniziato a pubblicare video in cui distruggevano albicocche armene. Poi la settimana scorsa 50 camion carichi di albicocche fresche sono stati respinti da un grande centro di distribuzione alimentare di proprietà di imprenditori dell'Azerbaigian. Così come in alcune catene distributive russe, controllate da società azere, i prodotti armeni sono scomparsi dagli scaffali.

Avvisaglie di una guerra commerciale inedita. E da parte armena - come racconta il Corriere della Sera - è stata proposta una vera e propria "operazione albicocca": centri commerciali in mano agli armeni hanno iniziato a offrire spazi agli agricoltori gratuitamente perché potessero vendere i loro frutti; poi sono state organizzate donazioni ad ospedali e orfanotrofi oppure vendite a gruppi online che si sono organizzati sui social. Un festival dell'albicocca, nato spontaneamente.

Copyright 2020 Italiafruit News