«Bio e online, due opportunità per il cartone ondulato»

«Bio e online, due opportunità per il cartone ondulato»
Claudio Dall'Agata, direttore di Bestack, analizza gli effetti della pandemia sull'economia ed i consumi e le possibili prospettive per i produttori d'imballaggi per ortofrutta nell'articolo "Biologico e on-line: mq di opportunità per il cartone ondulato" pubblicato sul sito www.bestack.com

Il direttore di Bestack parte dell'analisi del rapporto Cerved Pmi 2020, presentato a metà novembre, che stima una riduzione di fatturato delle piccole e medie imprese italiane nel 2020 di 11 punti percentuali (fino a 16,3% nel caso di ulteriori lockdown) e della redditività lorda del 19%. "Una simulazione condotta da Cerved sul totale delle imprese private, quindi non solo Pmi, prevede poi che a fine 2021 vadano persi 1,4 milioni posti di lavoro. Con nuove chiusure, i disoccupati salirebbero a 1,9 milioni". Numeri da far tremare le gambe, come sottolinea Dall'Agata. Che prosegue la sua analisi entrando nel merito dei consumi fuori casa, citando i dati dell'Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food, elaborato da Confimprese-Ey, secondo cui "il mese di ottobre registra una flessione, ampiamente prevista, del -24,7%, in forte calo rispetto ai dati di agosto e settembre. Il dato del progressivo anno si attesta al -33,5%, e sale al -41% se consideriamo gli otto mesi marzo-ottobre. La situazione è in deciso peggioramento per effetto delle restrizioni adottate in ottobre, con le chiusure dei centri commerciali nei weekend".

Se questi sono i dati di scenario, si confermano per l’ennesima volta i trend anticiclici dei settori primari, primo tra tutti l’ortofrutta. "Secondo Monitor ortofrutta di Agroter - precisa - in ottobre l’effetto Covid con le prime restrizioni (tre "fasce" con diversi colori a seconda della regione) si rifà sentire nelle vendite in Gdo di frutta e verdura, anche se in modo meno intenso rispetto al periodo di scoppio della pandemia tra marzo e aprile. Il rimbalzo è di oltre 2 punti percentuali nei consumi (+2,6%), quando tra luglio, agosto e settembre il dato era in perdita (rispettivamente di -6,9%, -0,5% e -2%). La crescita a volume è importante, se si considera che la frutta è in leggera perdita (-0,9%), anche se con un grande miglioramento rispetto alla flessione di settembre (-4,9%)".

"Inoltre - prosegue Dall'Agata - secondo le stime del Iri Liquid Data, il previsionale per freschi ed ortofrutta potrebbe arrivare al +5,1% a fine 2020. Certo, i dati risentono fortemente del periodo e pertanto queste progressioni devono essere lette in termini congiunturali, piuttosto che strutturali, tanto è vero che sempre Iri stima che nel 2021 si registrerà una contrazione rispetto al 2020, anche se meno significativa della crescita di quest’anno. Pertanto non entusiasmino i segnali positivi del food e dell’ortofrutta, piuttosto stimolino eventuali ipotesi interpretative, anche considerando due tendenze di più ampia portata". La prima: "Ad oggi le perdite di fatturato di alcuni canali sono compensate, solo parzialmente, dall’incremento di altri, con saldi complessivi negativi anche in relazione al minor potere d’acquisto del mercato". La seconda: "Ci sono nicchie di offerta che si stanno strutturando per migliorare il proprio grado di competitività al netto della crisi dei canali tradizionali".

A detto del direttore, in ottica futura, i produttori d'imballaggi in cartone ondulato dovranno essere bravi a cogliere due opportunità, derivanti dalla crescita del biologico e dell'e-commerce. Per quanto riguarda il bio, spiega, "Bio Bank stima che le vendite di alimenti biologici in Gdo quest’anno siano ormai prossime a 2 miliardi di euro, con un ritmo di crescita nel 2020 del +5%. Lo immagina, con qualche malumore dei produttori agricoli, la strategia europea Farm to Fork, che prevede che entro il 2030 in Europa i terreni agricoli dedicati all’agricoltura biologica siano il 25% del totale, mentre a Barcellona viene inaugurato in questi giorni il primo mercato alimentare solo per prodotti biologici. Cosi come è indicativo che i produttori di mele trentini abbiano da qualche anno iniziato a immaginare e percorrere una strada per rendere sempre più sostenibili e meno impattanti sul territorio le loro produzioni agricole. Se poi ancora si riconosce a Farinetti il tocco magico imprenditoriale, nonostante i singhiozzi recenti di Fico, è la conferma di questa tendenza anche Green Pea, la sua ultima avventura imprenditoriale che lancerà il prossimo 8 dicembre a Torino: 15.000 mq di offerta non food sostenibile".

Per quanto riguarda infine l'e-commerce, Dall'Agata spiega come "le vendite e le promozione on-line stiano crescendo sensibilmente. Da un lato avanzano scenari di promozione internazionale come l’accordo Ice-Alibaba per portare il Made in Italy nel mondo. Dall’altro, secondo l’osservatorio Net e Digital Innovation del politecnico di Milano, il fatturato italiano online arriverà a superare il 24 miliardi di euro, di cui 2,4 di prodotti food e quasi 800 milioni di ortofrutta. Solo per l’ortofrutta significano 30 milioni di scatole!", conclude.

Fonte: www.bestack.com