Irrigazione, più sostenibilità con il progetto «Smart»

Irrigazione, più sostenibilità con il progetto «Smart»
Si sono riunite presso la fondazione Agrion di Manta le società co-finanziatrici del progetto su irrigazione intelligente, il cui impianto di sperimentazione è situato presso un campo sperimentale di Agrion. 

“L’obiettivo è quello di costruire un percorso di innovazione strategico che permetta di ripensare l’irrigazione in un’ottica sia di sostenibilità ambientale sia di miglioramento qualitativo delle produzioni” ha dichiarato il presidente di Agrion, Giacomo Ballari, in occasione dell’incontro con le società co-finanziatrici del progetto presso la sede di Manta della Fondazione Agrion.

In questo particolare momento storico, ci troviamo a dover fare i conti anche con i cambiamenti climatici, una vera minaccia per l’ambiente, in quanto provocano un’alternanza tra periodi di forte siccità e di piogge intense che portano al manifestarsi di fenomeni talvolta molto violenti. A ciò si somma la sempre maggiore sensibilità all’uso misurato delle risorse disponibili. Nasce da questa considerazione il nuovo progetto della Fondazione Agrion sull’irrigazione “smart”.

Agrion, Iscat, Esi Irrigazione e 3a, sono i quattro partner che si sono occupati della realizzazione del progetto mettendo in campo le proprie competenze e apportando la loro grande professionalità per il raggiungimento di un obiettivo comune.
In particolare, il contributo della società Iscat – che opera nel campo delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica - riguarda la fornitura energetica del nuovo impianto idrico. Sono stati infatti installati dei pannelli fotovoltaici ad isola con l’obiettivo di fornire energia per l’irrigazione a impatto zero e, allo stesso tempo, dare la possibilità alle zone rurali - dove non è presente la rete elettrica - di alimentare un impianto idraulico per un’irrigazione efficiente. 

“L’obiettivo è quello di produrre e portare energia in zone dove la rete elettrica è inesistente, questo permette di abbattere il consumo energetico da fonti fossili (carburante per alimentazione pompe da motrice di trattori) e incidere positivamente sull’ambiente circostante: il nostro contributo consiste sostanzialmente nel dimensionamento del fabbisogno di potenza dei moduli fotovoltaici”, ha affermato Mauro Bellino Roci di Iscat.

La società Esi Irrigazione è invece in prima linea nella pianificazione della gestione idrica e propone soluzioni irrigue che permettono di ridurre in maniera significativa il consumo di acqua, ponendo quindi in primo piano il rispetto dell’ambiente e la riduzione degli sprechi. “Siamo molto orgogliosi di far parte di questo progetto con gli altri partner – ha dichiarato Marco Bano - Crediamo molto nella rete che si crea a livello locale ed è grazie ad essa che si può proporre innovazione tecnologica sul territorio”. 

La piattaforma Irriga-Smart è stata infine sviluppata dall’azienda 3a, che dal 1997 opera sul territorio nell’ambito dell’agricoltura di precisione. Questo strumento si compone essenzialmente di due elementi: una piattaforma stima il fabbisogno idrico delle piante basandosi su dati meteorologici e di stato del terreno, mentre un meccanismo di automazione regola l’apertura e la chiusura delle valvole dell’impianto idrico sulla base delle informazioni ricevute dalla piattaforma.

A tal proposito, il presidente di 3a, Massimo De Marziis, ha assicurato che “si tratta di una soluzione in grado di venire incontro alle esigenze di sostenibilità richieste”.
Questo progetto rappresenta quindi un punto di svolta non solo per le sue caratteristiche di alta sostenibilità e innovazione, ma anche per la sperimentazione in campo orto-frutticolo. “Un frutteto gestito bene dal punto di vista irriguo possiede un equilibrio vegeto-produttivo ottimale ed è quindi meno soggetto a patologie”, ha dichiarato il coordinatore tecnico-scientifico della Fondazione Agrion, Lorenzo Berra

Il progetto riguarderà infatti una coltura molto importante per il territorio piemontese, l’actinidia, che negli ultimi anni ha subìto ingenti danni a causa di una fisiopatia, il cui sviluppo sembra avere una correlazione con la componente irrigua.
L’investimento in un’agricoltura sempre più rispettosa dell’ambiente, oltre a portare benefici in termini di sostenibilità, porterà anche a dei risvolti economici importanti, in quanto l’obiettivo è quello di rendere il più efficienti possibile i metodi di coltivazione. In che modo? Diminuendo lo spreco di risorse e aumentando sempre di più la qualità delle produzioni.

Fonte: Ufficio stampa Agrion