«Prezzi discreti ma vendite fiacche, è un mercato triste»

Il presidente di Fruitimprese Veneto Pezzo: preoccupati per il futuro, serve uscire dalla pandemia

«Prezzi discreti ma vendite fiacche, è un mercato triste»
Prezzi interessanti ma vendite e consumi "fiacchi" dentro e fuori l'Italia. Stefano Pezzo presidente di Fruitimprese Veneto, analizza così l'andamento di mercato per le aziende di una delle regioni più importanti nella produzione e commercializzazione di frutta e verdura. "La preoccupazione per il futuro monta, perché se l'emergenza sanitaria non dovesse rientrare in tempi brevi gli scenari diventerebbero imprevedibili", spiega. 



E aggiunge: "Da metà novembre il vento è cambiato, chiusure e continue limitazioni alle attività commerciali e all'Horeca hanno compromesso il trend di dicembre e gennaio. I prezzi tutto sommato non sono bassi nè per la frutta, come mele e kiwi, nè per gli ortaggi, oggetto in questi giorni di rialzi a causa dei noti problemi climatici in Spagna, però i problemi sono tanti: lo stop al mondo della ristorazione, legato a doppio filo con il turismo e il contingentamento degli spostamenti hanno pesantemente influenzato le vendite nelle festività di fine anno e stanno tuttora ripercuotendosi sul business. E poi ci sono le gravi difficoltà dell'export: molti mercati europei sono in lockdown, dai Paesi Bassi alla Germania mentre la Brexit complica i rapporti con la Gran Bretagna: nel Regno Unito si riesce  vendere, ma il business è rallentato".



Pezzo parla di "momento triste per il settore" e auspica un veloce sviluppo della campagna di vaccinazioni per "chiudere la partita" con la pandemia il prima possibile: "Ormai è un anno che le aziende sono alle prese con l'emergenza sanitaria, e se in occasione della prima ondata si erano creati i presupposti per una crescita dei consumi di ortofrutta, in estate, a causa della riduzione dei flussi turistici, e nei successivi mesi del 2020 le cose sono peggiorate e i contro hanno sopravanzato i pro. Anche se il bilancio dell'anno non è stato comunque negativo". Ora però "i ricavi stanno flettendo a fronte di costi che restano uguali - incalza Pezzo - e le imprese sono in allarme; molti temono che il 2021 possa essere peggiore dell'anno precedente, cosa che potrebbe cominciare a portare ripercussioni sul piano finanziario".


Foto d'archivio di un'assemblea Fruitimprese Veneto

"Restiamo alla finestra e lavoriamo negli ambiti in cui ci è concesso - conclude il presidente di Fruitimprese Veneto - confidando che dai vaccini arrivino le risposte che tutti auspicano a un'emergenza sempre più pesante e ingombrante anche per il mondo dell'ortofrutta".

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