Ortaggi e dintorni, un anno d'oro per sei

Cresciuti a doppia cifra con il primo lockdown, corrono anche a inizio 2021

Ortaggi e dintorni, un anno d'oro per sei
La voglia e l’esigenza di riscoprirsi dietro ai fornelli ha fatto la fortuna di tanti prodotti dell’alimentare, in tempo di coronavirus, e anche nell'ortofrutta ci sono casi eclatanti di prodotti utilizzati per cucinare come cipolle, patate, aglio, funghi, carote e pomodori, che ne hanno beneficiato. Per questa serie di prodotti c’è stato qualche alto e basso nei mesi caldi, ma nel complesso il 2020 è stato un anno incredibile. E sembra che anche il 2021 sia iniziato nel migliore dei modi.

Dopo l’analisi sui frutti con vitamina C e a lunga shelf life (clicca per leggere l’articolo) che hanno registrato le migliori performance nel reparto, passiamo dunque a dare uno sguardo agli ortaggi che hanno mostrato eccellenti trend di vendita (a valore) all’interno del Largo Consumo Confezionato. Ci riferiamo, in primis, proprio ai prodotti utilizzabili in cucina nelle preparazioni, attività centrale durante i periodi di reclusione in cui tanti italiani si sono riscoperti cuochi provetti.

Partendo dai trend registrati nel totale 2020, le cipolle sono la famiglia di prodotto con la maggior crescita (+16% a valore), seguita dalle patate e l’aglio (+15%). Questi tre prodotti, venduti prettamente confezionati, hanno mostrato picchi incredibili nei mesi in cui la pandemia e le reclusioni hanno vincolato gli italiani, spingendo i consumatori a fare scorta e quindi a direzionarsi verso prodotti più "stoccabili".




In questo senso, patate, aglio e cipolla sono i prodotti ideali avendo una lunghissima shelf life e non a caso tra marzo, aprile e maggio hanno toccato picchi del +40/60% rispetto all’anno precedente, anche se con trend meno intensi negli altri mesi dell’anno e finendo in terreno negativo (nel caso di cipolle e patate) nei mesi caldi. L’anno nuovo, per questi tre prodotti, sembra essere iniziato per il meglio, con vendite molto positive e trend a doppia cifra.

Passiamo ora ad analizzare un secondo gruppo di prodotti che hanno mostrato ottime performance nell’anno passato, anche se più attenuate rispetto al gruppo precedente: si tratta di funghi, carote e pomodori. Per tutti e tre la chiave della preparazione e ricettazione ha sicuramente aiutato, soprattutto nel caso dei funghi, nonostante una shelf life non lunga. I funghi, infatti, nel corso del 2020 hanno segnato un +13% rispetto all’anno precedente, con la maggior parte dei mesi in doppia cifra, e una prima settimana del 2021 vicina al +30%.




La carote sono schizzate a marzo e aprile (oltre il +30%), con un netto attenuamento dei trend negli altri mesi, soprattutto quelli estivi, e un risultato per il totale anno del +11%.

Chiudiamo con i pomodori: questo importante insieme di referenze ha avuto molti più alti e bassi (soprattutto in estate) dei prodotti sopra analizzati, con trend complessivi meno intensi (+6%), ma risultati nel complesso molto buoni. Anche in questo caso il 2021 inizia con buoni auspici (+18%) seguendo la coda positiva di fine anno.



Rimane da analizzare l’insieme di prodotti e categorie che hanno avuto più problemi, in particolare quelli di servizio e più delicati: li vedremo nel dettaglio nella prossima analisi dedicata.

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