Agrumi marci, kiwi stranieri: Frutta nelle Scuole parte male

Adiconsum Calabria denuncia: clementine con la muffa. E i prodotti greci scatenano il dibattito

Agrumi marci, kiwi stranieri: Frutta nelle Scuole parte male
Frutta e verdura nelle Scuole è partita da pochi giorni ma già fioccano le polemiche, non nuove per il progetto promosso dall’Unione Europea e finanziato dal Mipaaf per sensibilizzare i giovanissimi sull'importanza di mangiare frequentemente prodotti sani. Adiconsum Calabria denuncia la distribuzione di agrumi "marci" in un istituto di Lamezia Terme: “Ci domandiamo - ha affermato venerdì il presidente regionale dell'associazione Michele Gigliotti - chi controlli la qualità e la sicurezza alimentare di quanto distribuito prima che giunga alle scuole coinvolte: si rischia, infatti, di non raggiungere gli obiettivi del programma, ottenendo anzi l’effetto opposto e di creare sfiducia in simili utili iniziative". 

“Ci auguriamo - aggiunge Gigliotti - che quello evidenziato dai genitori della scuola lametina sia un incidente di percorso ma chiediamo che la frutta consegnata agli istituti scolastici sia sottoposta ad un controllo preventivo efficace, in modo da evitare il ripetersi di fatti incresciosi come quello segnalato”.


Uva in cattivo stato in una foto dello scorso anno scolastico. In apertura gli agrumi "incriminati"

Non è tutto: con un post pubblicato su Linkedin, Antonio Di Marino, buyer ortofrutta di Moderna 2020, scrive senza mezzi termini che non è d'accordo con il "far mangiare frutta di altre nazioni agli studenti". Il riferimento è ai kiwi greci distribuiti in molte scuole. E c'è chi, nei commenti, critica in modo perentorio la qualità dei prodotti: "I destinatari dovrebbero essere i maiali!". 



Sono anni, del resto, che il tema della qualità e della conservazione dei prodotti portati sui banchi delle scuole fa notizia, come Italiafruit News ha riportato più volte. Insomma, si potrebbe fare di più e meglio. Anche sul fronte della tempestività: il progetto, già prima della pandemia, ha sempre preso il via negli ultimi mesi di lezioni costringendo le aziende partecipanti a corse contro il tempo, con frutta da "smaltire" anche dopo il suono dell'ultima campanella di fine anno scolastico.

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