Gelate, tre richieste per salvare i produttori

Sos di Areflh a Bruxelles: sostegni per l'ortofrutta dopo il disastro di aprile

Gelate, tre richieste per salvare i produttori
Gelate di aprile, Areflh vuole una "scialuppa" per chi ha perso tutto o quasi: l'associazione che riunisce le realtà produttrici di frutta e ortaggi d'Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Irlanda, Germania, Belgio e Grecia ha inviato una richiesta di aiuto e sostegno urgenti al Commissario europeo per l’agricoltura Janusz Wojciechowski sollecitando "una reazione istituzionale ai danni gravissimi subiti dal settore ortofrutticolo".



Tre, come spiega a Italiafruit News la presidente di Areflh Simona Caselli (foto sopra), le proposte lanciate, due delle quali praticabili in tempi relativamente brevi, a legislazione vigente: primo, la possibilità di un aiuto maggiorato per le spese relative a impianti antibrina e sistemi di avvertimento delle gelate (arrivando fino all’80% per questa categoria, a differenza del limite attuale del 50% per gli aiuti finanziari dell’Unione stabilito dall’Articolo 34, paragrafo 1 del Regolamento 1308/2013); secondo, un regolamento unico per garantire - relativamente alle colture colpite, nei calcoli di cui ai Piani Operativi dell’Ocm Ortofrutta - l’85% del valore di produzione commercializzata in caso di eventi provocanti un deprezzamento di almeno il 15%; terzo, favorire la costituzione di Fondi mutualistici finalizzati al contenimento prospettico dei danni da gelo. 
Il tutto, da "sommare" all’attivazione della riserva di crisi prevista del Regolamento 1306/2013.



"Il cambiamento climatico è purtroppo una realtà che siamo tutti impegnati a contrastare con buone pratiche sostenibili e con l'innovazione, ma richiede anche un adeguamento degli strumenti per un sostegno efficace ai produttori che vedono i raccolti così pesantemente danneggiati", sottolinea Caselli. 

"In attesa delle nuove norme della Pac attualmente in discussione ai Triloghi, abbiamo chiesto al Commissario Wojciechowski - che anche recentemente si è pronunciato a favore di aiuti europei agli agricoltori colpiti - di dare un segnale immediato al settore adottando tutti i sostegni già possibili: ci auguriamo una risposta positiva e tempestiva alle nostre proposte”.



Un feedback al documento, che è accompagnato da una nota tecnica di tre pagine, è attesa nell'arco di una quindicina di giorni. Ma in quanto tempo potrebbero concretizzarsi le eventuali misure di sostegno? "C'è un precedente che fa ben sperare, quello dell'estate 2017, quando le modifiche al regolamento da noi richieste per fronteggiare la crisi delle pesche vennero accolte nel giro di un mese e fu aumentata la quota dei ritiri dal mercato", risponde Caselli.

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