«Frutta spagnola, c'è poco interesse»

Il punto da Fondi con Paparello: «Ortaggi al ribasso. Attendiamo il caldo»

«Frutta spagnola, c'è poco interesse»
L’andamento meteo non sta aiutando il commercio dei prodotti ortofrutticoli stagionali. Giornate ancora fredde al Nord, ma anche temperature sotto la media nelle regioni del Sud, rallentano la domanda della prima frutta estiva. Sul fronte degli ortaggi la musica non cambia: c’è uno stallo di cui non si comprendono i motivi, che arriva proprio nel momento di passaggio tra le produzioni siciliane e quelle del Centro Italia.

Questo è il quadro tracciato da Elio Paparello, presidente dei grossisti del Mercato di Fondi, incontrato ieri da Italiafruit News al Mof.



“Tutti i prodotti del nostro territorio stanno vivendo una fase di ribasso: melanzane, zucchine e pomodori hanno una richiesta in flessione e prezzi decisamente inferiori a quelli dello scorso anno. Certo, il paragone con maggio 2020 è infelice, ma la differenza è abissale, anche se ora la ristorazione sta ripartendo. Il prodotto siciliano è ancora buonissimo e sarà presente per un altro mese, intanto va in sovrapposizione con la produzione fondana”.

Dicevamo dell’andamento meteo. “Il mese di maggio sta avendo temperature basse - prosegue l’imprenditore - e questo non aiuta: lo scorso anno c’è stata una corsa agli acquisti dettata da una risposta anche emotiva al lockdown e al manifestarsi della pandemia. Ora non c’è più questo trend, gli acquisti si sono ridimensionati ma i consumi sono sempre dipendenti dal meteo”.



È così arriviamo alla frutta estiva. “Anche per i primi prodotti spagnoli non c’è stata tanta richiesta. La domanda per angurie e meloni in questa fase è ferma, i volumi di ciliegie in arrivo sul mercato è crescente, c’è tanto prodotto e le quotazioni non sono elevate. Parliamo di 3,5 euro il chilo per il prodotto extra - conclude Elio Paparello - mentre il prodotto medio non supera i due euro”.

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