Disegno di legge sul bio, i pro e contro di Agrofarma

Disegno di legge sul bio, i pro e contro di Agrofarma
In relazione all’approvazione da parte del Senato della Repubblica del disegno di legge sull’agricoltura biologica, Agrofarma – Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – desidera precisare quanto segue.

L’approvazione del disegno di legge sull’agricoltura biologica rappresenta un punto di partenza sul quale porre le basi per un auspicabile confronto tra le istituzioni e tutte le parti della filiera agroalimentare. È fondamentale creare le premesse normative tutte le tipologie di agricoltura, integrata e biologica, nei confronti delle quali siamo costantemente impegnati e di cui ci sentiamo parte integrante. Ad oggi, infatti, un terzo delle risorse che investiamo nella ricerca e sviluppo di nuovi agrofarmaci sono destinati a soluzioni che possano essere utilizzate anche in agricoltura biologica e a questo proposito, come industria europea, ci siamo impegnati ad investire oltre 4 miliardi di euro entro il 2030.

Condividiamo viceversa, le perplessità e la valutazione di biasimo espressa da alcuni tra i principali scienziati italiani per l’equiparazione dell’agricoltura biologica a quella biodinamica. Quest’ultima, infatti, fa ricorso a pratiche e prodotti che la comunità scientifica ha bollato come “inconciliabili con qualsiasi dato scientifico” e mai come oggi abbiamo la prova di quanto i dati e le evidenze scientifiche siano fondamentali nella gestione di qualsiasi attività. E ciò, a maggior ragione, per un comparto che produce il bene primario per eccellenza, il cibo

In un contesto come quello italiano, dove l’agricoltore soffre della mancanza di soluzioni e si trova a fronteggiare una serie di parassiti e avversità aliene, tutte le risorse dovrebbero essere indirizzate alla ricerca di tecnologie in grado di mettere gli agricoltori nella condizione di rispondere a tali minacce in modo concreto e sostenibile. Qualsiasi decisione normativa deve essere presa tenendo in considerazione non solo serie valutazioni di impatto economico, ma ponendo innanzi a tutto e ribadendo – e non depotenziando – il valore della scienza come guida delle scelte politiche.

Fonte: Agrofarma