Mercati, è ancora calma piatta

Marcoccio (Brescia): dalla fine della scorsa settimana calo inspiegabile di richieste

Mercati, è ancora calma piatta
Un'altra giornata piatta, per le vendite di frutta e verdura, nei mercati all'ingrosso e Centri agroalimentari italiani. "C'è molta, troppa calma", spiega dall'Ortomercato di Brescia il grossista Alberto Marcoccio che lavora in azienda insieme al fratello Nicola. "Alla fine della settimana scorsa abbiamo assistito a un rallentamento delle contrattazioni e da allora non c'è stata ripresa. I motivi? Difficile capirli. Il clima è buono, le temperature medio alte dovrebbero favorire i consumi di frutta estiva, ma così non è". 



Poco movimento per i meloni, quotati  tra 0,80 e 2,30 euro il chilo a seconda di tipologia, provenienza, qualità e "stessa solfa" per le angurie. Non va  meglio nemmeno alle drupacee e  agli ortaggi, i cui prezzi sono generalmente medio bassi. "Le persone che vengono in Mercato cercano roba buona ma vogliono spendere poco", sintetizza Alberto Marcoccio. "Una tendenza che, a quanto pare, viene avvertita anche nei punti vendita del dettaglio tradizionale da noi riforniti". 



Il timore di una scarsa propensione al consumo in uno dei mesi clou per l'ingrosso ortofrutticolo, quello di giugno, inizia a serpeggiare tra gli operatori. Che confidano però in una ripresa nelle prossime settimane, soprattutto nelle località turistiche dove - terminate le scuole e nuovamente operativi locali e alberghi dopo gli stop causati dalla pandemia - si dovrebbe iniziare a notare un maggior movimento con più richieste di prodotto anche nel comparto food. 

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