Agricoltura, i tre progetti premiati da UniMi

Agricoltura, i tre progetti premiati da UniMi
UniMi Innova, il primo hub dell’innovazione targato Università degli Studi di Milano, ha premiato tre progetti nell’ambito dell’agricoltura nel corso dell’evento “Dalla conoscenza al futuro”, che si è svolto mercoledì 16 giugno. 

Nello specifico, i progetti sono stati presentati nell’ambito del programma di scouting della Statale Seed4Innovation, uno strumento per individuare progetti di innovazione all’interno della comunità accademica, organizzato da Fondazione Unimi in collaborazione con la Direzione innovazione e valorizzazione delle conoscenze dell’università degli studi di Milano. Il programma si propone di seguire tutto l’iter del progetto, dalle fasi di implementazione all’incontro con possibili partner industriali fino alla copertura di parte dei costi per sostenere le prime sperimentazioni. La rete dei mentor di Fondazione Unimi permette di favorire lo scambio e l’acquisizione di competenze al fine di accompagnare i progetti alla maturazione fino e al mercato.

Ecco i progetti vincitori:

MoWi è una piattaforma digitale per l’agricoltura di precisione ideata e coordinata da Caterina La Porta docente della Statale e ceo di Complexdata start up innovativa e spin off di UniMI. Mowi trasla le competenze della medicina di precisione del gruppo di ricerca Oncolab all’agricoltura nella direzione di una agricoltura di precisione 4.0 e di un approccio sostenibile. La piattaforma usa una strategia innovativa che grazie all’uso di sensori intelligenti e intelligenza artificiale consente di prevedere il rischio di infezione da funghi in piante di vite. Il progetto vede il coinvolgimento interdisciplinare di Stefano Zapperi, Stefano Gomarrasca, Stefano Bocchi, Paolo Boldi, Luigi Orsi, Franco Faoro dell’Università degli Studi di Milano e le collaboratrici del gruppo di ricerca Oncolab Maria Chiara Lionetti e Maria Rita Fumagalli e in collaborazione con il prof Maurizio David Baroni dell’Università degli Studi di Padova. Mowi farà parte del programma di incubazione ed è uno dei 5 progetti finanziati per l’anno 2020 con un fondo complessivo di 200.000,00€.

ZanzaRaft. Gli approcci tradizionali per il controllo delle zanzare, che comprendono anche l’utilizzo di quantità elevate di (bio)insetticidi attivi sugli stadi larvali acquatici delle zanzare, presentano diversi svantaggi dovuti all’insorgenza di resistenze e all’impatto negativo che possono avere su specie non target e sull’ambiente. Al fine di scioglier tali problemi, ZanzaRaft si presenta come una zattera altamente eco-compatibile, dalle componenti biodegradabili, in grado di attirare le larve e ucciderle tramite rilascio mirato dell’insetticida a livello della superficie dell’acqua. La sua efficacia è dovuta all’attrazione fatale: i lieviti contenuti, il colore scuro e il galleggiamento le attira, mentre il bioinsetticida (Bti) a dosi ridotte, ma protetto dalla matrice e altamente concentrato nel sito di rilascio, ha un’azione immediata e altamente selettiva nei confronti delle larve di zanzara. A ciò si associa una praticità di utilizzo in ambito domestico ed un consistente risparmio economico. Il team di ricerca è formato dai docenti dell’Università degli Studi di Milano Sara Epis, Claudio Bandi, Agata Negri, Paolo Gabrieli, Simone Pitton, Cristina Lenardi, Silvia Locarno, Marco Piazzoni Gian Vincenzo Zuccotti, Dario Pistone e da Silvia Caccia dell’Università degli Studi di Napoli. Il progetto farà parte del programma di incubazione.

Evo – Hand Lo Smart-hand per il settore olivicolo, messo a punto dal dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, è il primo risultato (patent pending) del progetto Evo-Hand. Il progetto mira a realizzare diversi Smart-hand per l’analisi rapida, in pochi secondi, e non distruttiva di prodotti agro-alimentari basandosi su algoritmi di intelligenza artificiale. Smart-hand nasce per stimare il contenuto in olio e l’umidità dell’oliva in pochi secondi e risolve tre problemi principali del settore: l’identificazione del momento ideale della raccolta in campo e la definizione del prezzo delle olive in frantoio; la selezione delle olive per migliorare la logistica interna al frantoio, evitando soste in bin accatastati per lunghi tempi e quindi il deperimento del prodotto; la classificazione delle olive per ottimizzare la resa in olio. Smart-hand premette di portare il laboratorio in campo evitando l’utilizzo di prodotti chimici. Grazie al prossimo lancio dello spinoff Find, Smart-hand sarà disponibile per tutti gli operatori del settore olivicolo che vogliono usare un approccio sostenibile in un’ottica di olivicoltura 4.0. Il team di ricerca è formato da: Riccardo Guidetti, Valentina Giovenzana, Roberto Beghi, Alessia Pampuri, Andrea Casson, Alessio Tugnolo dell’Università degli Studi di Milano e Fabio Torta, Federico Molteni e Michelino Bonino di Officina delle Soluzioni s.r.l.
Il progetto farà parte del programma di incubazione. 

In foto: Luca Solari, presidente di Fondazione Unimi, Daniela Vandone, direttrice della Milano School of Management, la professoressa Adriana Maggi, la prorettrice Maria Pia Abbracchio, Roberto Tiezzi, Direzione Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze

Fonte: Ufficio stampa università degli studi di Milano