Ecco come recuperiamo l'ortofrutta

Banco Alimentare: così arricchiamo l'offerta delle strutture caritative

Ecco come recuperiamo l'ortofrutta
L'ortofrutta è importante per il Banco Alimentare. Lo è per i volumi recuperati - 10.300 tonnellate nel 2020 - ma anche per l'apporto nutrizionale che questi prodotti forniscono.
Grazie ad essi, le strutture caritative accreditate con la Rete Banco Alimentare. possono donare ai beneficiari un paniere molto più equilibrato e vario, con tutti i benefici connessi al consumo regolare di frutta e verdura.
Italiafruit News ha scelto di sostenere l'attività di Banco Alimentare con l'obiettivo, assieme al contributo della filiera, di donare, nei primi sei mesi dell'anno 2021, 100.000 pasti alle persone più in difficoltà (clicca qui per l'ultimo aggiornamento sull'iniziativa): conosciamo quindi meglio il ruolo dell'ortofrutta all'interno dell'attività di Banco Alimentare.
 
"Nel 2020 in tutte le 21 sedi della Rete Banco Alimentare sono state recuperate circa 10.300 tonnellate di frutta e verdura fresca (60% frutta 40% verdura), un quantitativo che rappresenta circa il 10% del totale recuperato", spiega Vittore Mescia, responsabile operation di Fondazione Banco Alimentare.


 
L'ortofrutta fresca viene recuperata da più canali. I quantitativi maggiori giungono direttamente da grandi Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli (OP) che aderiscono al programma dei ritiri dal mercato finanziato dall'Unione Europea: lo scorso anno la Rete ha così recuperato quasi 4.100 tonnellate di ortofrutta, "Prodotti consegnati direttamente dalle OP, rigorosamente stagionali e di ottima qualità", sottolinea Vittore Mescia.
La Fondazione ha attivato collaborazioni, che nel tempo si sono consolidate, in molte regioni italiane con i grandi mercati generali e i grossisti più importanti, o direttamente con aziende Leader nel settore della distribuzione ortofrutticola. Questi rapporti hanno garantito un'attività di recupero praticamente quotidiana, soprattutto nei grandi centri cittadini: lo scorso anno, da questi donatori, sono state recuperate circa 1.500 tonnellate di prodotti ortofrutticoli.

Fondazione Banco alimentare, inoltre, promuove da anni il programma Siticibo dedicato al recupero mirato di eccedenze alimentari dai punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata. "Si tratta di una attività quotidiana, capillare, che nasce dalla collaborazione con le più grandi Catene della GDO che hanno deciso di impegnarsi nella lotta contro lo spreco alimentare. In questo programma sono coinvolte direttamente oltre 900 strutture accreditate che effettuano recuperi con la logica della prossimità territoriale e distribuiscono i prodotti recuperati molto rapidamente ai beneficiari finali - evidenzia Vittore Mescia - Da questo canale nel 2020 sono state recuperate oltre 4.400 tonnellate di prodotti ortofrutticoli".
Le rimanenti 300 tonnellate di frutta e verdura sono state recuperate direttamente da aziende di trasformazione, come ad esempio insalate di IV Gamma; oppure attraverso specifici programmi di sostegno agli indigenti finanziati dalle Regioni - è il caso delle patate in Calabria - e infine le donazioni di piccole aziende agricole.
 
"La possibilità di beneficiare di questi prodotti arricchisce certamente l’offerta che ogni Banco propone alle strutture caritative accreditate, permettendo loro di donare alle persone in difficoltà un paniere certamente più vario - osserva Mescia - La gestione della frutta e della verdura non è semplice: trattandosi di prodotto con poco tempo di vita e impone una logistica (in entrata e uscita) molto efficiente. Soprattutto nei periodi estivi è necessario l’uso di celle frigorifere adeguate per garantire una conservazione a temperature adeguate".

Il Banco Alimentare ha relazioni durature con tante realtà del panorama ortofrutticolo nazionale. "In generale c’è un’aumentata attenzione ad evitare di buttare frutta e verdura, - conclude - sia i produttori che i distributori negli anni hanno accresciuto la loro sensibilità, favorendo un recupero sempre più costante e capillare di queste tipologie di prodotti".

Copyright 2021 Italiafruit News