«Uva, non solo colore e brix: serve l'aroma»

Pavone: «Campagna in ritardo, ma le prospettive sono interessanti»

«Uva, non solo colore e brix: serve l'aroma»
Profumi e aromi. L'uva da tavola deve sviluppare un'offerta che guardi sempre di più a queste caratteristiche, andando oltre alla semplice dolcezza. Per Vito Pavone, alla guida di Uva Pavone, azienda con sedi produttive a Rutigliano e Conversano (Bari), il bouquet aromatico sarà sempre più centrale per individuare un grappolo di qualità.

"Non solo colore e grado brix, ma serve l'aroma - sintetizza l'imprenditore a Italiafruit News - L'innovazione varietale deve sviluppare questa caratteristica e orientarsi verso tipologie di uve che diano elementi di novità sull'aroma e suoi profumi. Certo, non bisogna dimenticare la croccantezza: le varietà più molli non sono apprezzate dal mercato".


Intanto la campagna dell'uva da tavola pugliese sta lentamente iniziando. Lentamente perché il clima ci ha messo lo zampino. "La maturazione è un po' in ritardo, perché il caldo eccessivo sta opprimendo lo sviluppo della pianta - prosegue Pavone - Quando si oltrepassano i 35°C la vite reagisce bloccando la crescita. E non si tratta di un'ondata di caldo che si verifica per una settimana, ma di una situazione meteo prolungata, che sta durando da diverso tempo e che continuerà. Non stiamo lavorando nelle condizioni ottimali per una invaiatura veloce delle uve".



Uva Pavone sta effettuando i primi tagli di Star Light (foto sopra). "Una varietà che ha un profumo particolare, stiamo investendo nelle seedless aromatiche, prodotti particolarmente richiesti dalla Gdo tedesca con cui lavoriamo - evidenzia l'imprenditore pugliese - In questa fase il mercato non è dei più allegri, ma se proponi uva con determinate caratteristiche qualitative, la richiesta si risveglia e i clienti sono disposti a pagare. Il concetto è fare sempre di più qualità, per staccarsi dalla massa, anche con confezioni sostenibili e distinguibili".



A proposito di packaging, Uva Pavone continua il percorso di innovazione. "Abbiamo introdotto una busta in carta, una carta realizzata con una cellulosa particolare che promuove una maggiore shelf life del prodotto, contrastando l'espandersi di eventuali muffe - descrive il titolare dell'impresa - Inoltre abbiamo previsto un manico più rigido per favorire il trasporto del prodotto".

L'azienda barese ha anche una linea a Residuo Zero. "Per noi è una filosofia, il segno concreto che vogliamo rispettare la natura e adottare strategie sostenibili. Non è facile produrre uva a Residuo Zero, ma noi ci crediamo", puntualizza Vito Pavone. La società - che per il 70% commercializza all'estero - ha iniziato da oltre un mese e mezzo a lavorare con i propri partner siciliani. "I produttori sono soddisfatti, i prezzi in campagna sono interessanti e il mercato ha risposto bene - Dai prossimi giorni entreremo nel vivo con il nostro prodotto pugliese. Un'annata così siccitosa - conclude Vito Pavone - promuove anche gusto e profumo delle uve, mi aspetto una campagna positiva".

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