Il discount trascina anche la IV Gamma

Tutti i dati del comparto, vola l'e-commerce. Uif: «Ora consolidiamoci»

Il discount trascina anche la IV Gamma
Continua l' "allungo" della IV gamma, tornata stabilmente sui suoi livelli standard dopo un 2020 per lunghi tratti da dimenticare a causa dell'emergenza sanitaria. E anche in questo comparto, spicca la performance dei discount. I dati Nielsen aggiornati al 20 giugno evidenziano per la categoria un +15,5% rispetto allo stesso mese di 12 mesi fa dopo il +15% di maggio e il +18,8% di aprile: merito, appunto, soprattutto dei discount (+26,2%) cui si accodano i supermercati (+17,4%), il libero servizio (+10,8%) e gli ipermercati (+7,2%).

Segno più anche rispetto all'anno terminante a giugno 2020, che annoverava tre mesi di Covid e nove di "normalità": +0,6% in virtù del +8% dei discount, mentre i supermercati guadagnano l'1,1%, gli iper perdono l'1,6% e il libero servizio cede il 5,8%



"Mettiamo definitivamente la testa fuori dall'acqua", la metafora di Andrea Montagna, presidente della sezione IV gamma di Uif-Confindustria. "Una tendenza rialzista spinta da tutti i segmenti e, soprattutto, dai brand dell'industria, mentre la marca del distributore cresce meno della media anche a giugno: +13%". 

A livello di canali, va segnalata anche l'escalation delle vendite online: "Molto bene l'ecommerce - puntualizza Montagna - che anno su anno mette a segno un +81% nonostante il confronto con un periodo di crescita importante come quello vissuto nel primo lockdown. Del resto, è un canale adatto per il fresh cut e molti consumatori scelgono ormai stabilmente questa opzione". In termini assoluti la vendita online vale 13 milioni di euro anno, con il totale IV gamma pari a 847 milioni di euro; le insalate in busta si attestano a 676 milioni di euro (l'80% circa del mercato), il +14,6% anno su anno.



Tra le poche eccezioni negative le verdure da cuocere: perdono il 3,5% "ma ciò dipende anche dal fattore climatico", puntualizza Montagna. "E poi, erano quelle che avevano sofferto meno di tutte, lo scorso anno". Sul versante opposto le ciotole arricchite (+52% a giugno dopo il +97% di maggio) ma a far segnare  tassi di crescita "top" sono anche le insalate gastronomiche (quelle con i cereali): +107% dopo il +140% di maggio con un robusto +15,5% anno su anno e un dato assoluto di 24 milioni di euro. Molto bene anche i burger: +33% a giugno e +28% anno su anno. E' un segmento che vale ormai 53 milioni di euro.

"Il momento è propizio, ci sono le condizioni per uno sviluppo strutturale", aveva commentato Montagna in occasione del Think Fresh Webinar Preview di maggio. "Il prezzo è importante ma non determinante, contano di più qualità, gusto e il mix: per questo serve cambiare l'approccio a scaffale, la IV gamma non va trattata come l'ortofrutta. Ha bisogno di segmentazione e categorizzazione: bisogna che lo scaffale parli al consumatore".

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