Più «Five a Day», meno probabilità di morte prematura

Lo dice l'Università di Harvard: «Benefici stabilizzati con 3 verdure e 2 frutti al giorno»

Più «Five a Day», meno probabilità di morte prematura
La stragrande maggioranza degli operatori del settore ortofrutticolo italiano lo sanno benissimo, mentre i consumatori del nostro Paese ancora poco: mangiare ogni giorno cinque diverse porzioni di ortofrutta è un toccasana per l'organismo nonché uno dei tre aspetti fondamentali per rimanere in salute, assieme al movimento fisico e alla dieta varia. Ora anche l'Università di Harvard sostiene che, seguendo la regola del "Five a Day", si può vivere più a lungo.

Dopo aver valutato una serie di studi pubblicati sulla rivista accademica Circolation Research, i ricercatori della famosa università americana hanno rilevato che le persone che consumano cinque porzioni giornaliere di ortofrutta, rispetto a chi ne mangia solo due al giorno, avrebbero meno probabilità di morire prematuramente a causa di malattie cardiovascolari, cancro o malattie respiratorie

L'Università di Harvard è arrivata a questa conclusione dopo aver analizzato due ampi studi riguardanti 66.719 donne e 42.016 uomini, oltre ad altre 24 ricerche scientifiche.



"La riduzione del rischio derivante dal consumo di frutta e verdura è stata osservata in tutti i diversi studi presi in esame", spiega Kelly Bilodeau, executive editor della newsletter informativa Harvard Women's Health Watch

"All'inizio dei periodi di studio – prosegue  i partecipanti non soffrivano di cancro, diabete né di malattie cardiovascolari. A loro è stato chiesto compilare questionari legati alla dieta all'inizio dello studio e, successivamente, ogni due o quattro anni. Il follow-up è durato quasi 30 anni, periodo durante il quale sono morti più di 18mila partecipanti”. In base ai dati raccolti, i ricercatori hanno così scoperto che “le persone che mangiavano ogni giorno due porzioni di frutta e tre di verdura avevano meno probabilità di morire durante il periodo di studio rispetto a quelle che mangiavano meno porzioni". 

"Il numero magico sembra essere il cinque – conclude Bilodeau  poichè porzioni giornaliere aggiuntive di ortofrutta non hanno ridotto ulteriormente i tassi di mortalità complessivi o specifici per malattia. Il beneficio si è stabilizzato dopo che le persone hanno raggiunto cinque porzioni al giorno".

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