Apofruit, ecco come cambia lo stabilimento di Scanzano

Nuovi macchinari e strutture per la conservazione, logistica più smart per i soci metapontini

Apofruit, ecco come cambia lo stabilimento di Scanzano
Entra nel vivo il progetto di ampliamento, potenziamento e innovazione tecnologica dello stabilimento numero 2 di Apofruit a Scanzano Jonico. Nuove strutture per la conservazione e macchine per il confezionamento di ultima concezione - informa la newsletter aziendale - si accompagnano all'adeguamento degli spazi per il conferimento; la logistica è stata adattata alla stagionalità dei prodotti mentre le celle frigorifere hanno ora una maggiore capacità grazie a otto nuove unità, alcune per il raffreddamento rapido, per un totale di circa 24mila quintali aggiuntivi.



E' inoltre disponibile una sala di lavorazione raffreddamento oltre a un magazzino ampliato e completato da rampe di carico climatizzate. Miglioramenti che già in questo 2021 hanno permesso il ritiro e la lavorazione di 65mila quintali di fragole. L'investimento è stato reso possibile anche dall'utilizzo di finanziamenti previsti dal Per regionale. Tra i fiori all'occhiello, macchine di calibrazione che non solo calcolano peso e dimensione del prodotto ma sono capaci, grazie ad un apposito software, di determinare grado di maturazione ed eventuali difetti della buccia.



E non è finita: nel 2022/23 verrà asfaltato il piazzale esterno e realizzato un ulteriore capannone di 3mila metri quadrati che consentirà di lavorare in un unico sito tutto il prodotto conferito dai soci metapontini. Il tutto, come ha commentato il Dg Apofruit Ernesto Fornari "per rendere l'azienda più snella, efficiente e sinergica con le aree di produzione, in modo innovativo, puntando sulla specializzazione".

Soddisfatto Claudio Magnani, direttore operativo a Scanzano: "Mettiamo a disposizione dei soci strutture moderne ed efficienti assicurando flessibilità logistica e innovazione tecnologica", la sua riflessione.

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