Fem, focus sulla gestione sostenibile delle acque reflue

Fem, focus sulla gestione sostenibile delle acque reflue
Si è concluso il progetto sulla corretta gestione delle operazioni di lavaggio delle irroratrici e smaltimento dei reflui per evitare l'inquinamento puntiforme da prodotti fitosanitari. Nei giorni scorsi a Laimburg si è svolto l'incontro conclusivo di questo progetto triennale coordinato dall'Unione  agricoltori e coltivatori diretti sudtirolesi (Süditiroler Bauernbund) con collaborazione di  Fondazione Edmund Mach e al Centro di Sperimentazione Laimburg.
Durante i processi di riempimento e pulizia delle irroratrici c'è  il rischio che gli agrofarmaci  possano raggiungere le acque superficiali in determinati punti. Di qui la necessità di trovare soluzioni economicamente ed ecologicamente sostenibili per ridurre l’inquinamento puntiforme.


Una piazzola mobile presagomata per la pulizia del trattore

Il progetto triennale finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) nasce da una collaborazione tra Bauerbund (capofila), la Fondazione Edmund Mach, Beratungsring (quindi la consulenza in Alto Adige per frutteti e vigneti), la Cooperativa frutticola Roen, il Centro sperimentale di Laimburg e diversi agricoltori altoatesini con la collaborazione dell'Ufficio per la Protezione delle Acque e l'Ufficio di viticoltura e frutticoltura della provincia autonoma di Bolzano.
Il progetto ha consentito di produrre delle linee guida per la pulizia dell’irroratrice identificando i  metodi di trattamento dell’ acqua di lavaggio e delle schede tecniche sui sistemi di gestione delle acque reflue. 


Un biofiltro

Il progetto 
Il progetto ha previsto un'analisi della situazione normativa e tecnica attualmente disponibile, sia in ambito nazionale che europeo, ma anche visite tecniche presso aziende agricole in cui erano già presenti sistemi di gestione aziendale o che si potevano adattare anche ad un uso collettivo (Lombardia, Toscana, Veneto, FVG, Svizzera), e un'intensa attività di scambio con società di vario tipo (es. mezzi tecnici per l'agricoltura, depurazione acque, gestione rifiuti). Anche l'attività sperimentale svolta ha consentito di raccogliere dati sull'impiego di un biofiltro (Laimburg), su sistemi commerciali per il disseccamento ed il trattamento chimico-fisico delle acque di lavaggio, oltre ad approfondire alcuni aspetti pratici del lavaggio degli atomizzatori (tempi e volumi d'acqua necessari, efficacia di pulizia). 


Un sistema di evaporazione bio (Svizzera)

Alcuni approfondimenti sono stati svolti anche grazie ad un questionario svolto dal Centro di consulenza per la frutti-viticoltura dell'Alto Adige, che ha coinvolto più di 300 aziende agricole. Un ulteriore approfondimento è stato fatto attraverso un'analisi spazio temporale dei siti maggiormente vocati per la realizzazione di aree di lavaggio collettive


Il principio di funzionamento dei sistemi biologici

Oltre ad aver contribuito ad organizzare nel 2019 un workshop sul tema (Sprayer Cleaning Workshop a Soprabolzano, promosso dall'Association of Applied Biologists inglese in collaborazione con l'Università di Torino), l'attività di scambio e divulgativa ha visto i partner coinvolti in vari eventi quali ad es. l'Enoforum 2019, una recente tavola rotonda internazionale organizzata dal Gruppo operativo e la giornata tecnica del 28 luglio scorso a Laimburg rivolta ad agricoltori e tecnici. Sono stati prodotti articoli tecnici e a breve saranno disponibili dei video che riprendono le principali modalità di gestione delle acque di lavaggio delle irroratrici. Attraverso questi mezzi di divulgazione i produttori possono individuare il sistema che maggiormente si adatta alle caratteristiche gestionali della propria attività agricola.


Il sistema di evaporazione dell'acqua di lavaggio



In apertura una foto dell'incontro sul lavaggio atomizzatori a Laimburg

Fonte: Ufficio stampa Fem