Miracolo Macfrut, 800 espositori e 500 buyer

Il presidente Piraccini: «Ci sarà anche il ministro Patuanelli»

Miracolo Macfrut, 800 espositori e 500 buyer
E' ormai tutto pronto per Macfrut 2021. La 38esima edizione della fiera internazionale dell'ortofrutta apre le porte la prossima settimana, dal 7 al 9 settembre, a Rimini Fiera. Sarà l'edizione della ripartenza, quella del ritorno ai contatti personali – in sicurezza – dopo quasi due anni senza manifestazioni fieristiche a causa del Covid-19. 

“Siamo entusiasti di poter ospitare circa 800 espositori fisici, di cui il 20% proveniente dall’estero. A questi si aggiungeranno 400 espositori digitali di Macfrut Digital e del The China Day del 6 settembre, giornata pre-fiera interamente digitale e dedicata al business con la Cina. Riuscire ad arrivare a questi numeri, in una situazione generale dominata dall’incertezza, è stato una sorta di miracolo. Un risultato inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Ecco perchè mi preme ringraziare tutti gli espositori e la squadra di Cesena Fiera per il lavoro svolto”, commenta a Italiafruit News Renzo Piraccini, presidente di Macfrut.

Che fiera ci dobbiamo aspettare?
Sarà il Macfrut di sempre con le caratteristiche che l'hanno reso distintivo dalle altre manifestazioni. Il Macfrut di sempre con ancora più voglia e con tantissime aziende, anche nuove, che si butteranno nella mischia. Tra gli operatori della filiera riscontriamo una incredibile voglia di ritrovarsi in presenza e di tornare a vedersi e parlarsi faccia a faccia. L’effervescenza ed il dinamismo che oggi mostrano gli espositori, le delegazioni ed i buyer invitati ci fanno ben sperare per il buon esito della fiera. I giudizi, chiaramente, si potranno esprimere solo al termine della manifestazione.

Quali azioni adotterete per garantire la sicurezza della kermesse?  
L’entrata alla fiera è consentito con l’obbligo del Green pass, che verrà richiesto all’ingresso a tutti i visitatori ed espositori. Per chi non ha il Green pass, c’è la possibilità di poter fare un tampone rapido: avremo due cliniche mobili allestite presso i due ingressi Sud ed Est della fiera. Il tampone è prenotabile sul sito web macfrut.com ed ha un costo di 15 euro. Per muoversi tra i padiglioni è obbligatorio l’uso della mascherina, che sarà possibile togliere durante gli incontri d’affari e per mangiare e/o bere.



Ci ha anticipato che gli espositori fisici sono 800. Lo spazio come verrà distribuito tra i vari padiglioni? 
Gli 800 espositori fisici saranno collocati su 6 padiglioni, 4 interpadiglioni più piccoli e l’area Hall Sud. Nel complesso, la superficie espositiva di Macfrut sarà inferiore di solo il 19% rispetto all’ultima edizione fisica del 2019. Un risultato entusiasmante se consideriamo che partecipano anche 400 espositori digitali sulla piattaforma di Macfrut Digital. Personalmente credo che dovremo convivere con il Covid-19 ancora a lungo. Un effetto della pandemia è stato quello di resettare l’ordine d’importanza delle fiere globali dell’ortofrutta. Si parte tutti da zero e non è detto che Macfrut possa essere svantaggiata rispetto ad altri grandi eventi del settore.

Siete soddisfatti della risposta della filiera italiana dell’ortofrutta?
Moltissimo. Perché parliamo di circa 640 espositori italiani in rappresentanza di tutte le aree della filiera: packaging, produzione, tecnologie, software, sementi, biostimolanti, trasporti e così via. Tutti i più grandi player italiani del settore ci saranno. Ma Macfrut vanta anche una presenza internazionale di tutto rispetto: tra le new entry assolute di questa edizione ci sono la Georgia (8 aziende), Panama (10 aziende), Libano (10 aziende), Vietnam (2 aziende), Indonesia (4 aziende), la Nigeria e Costa d’Avorio nel Padiglione Africano. Ci tengo a ricordare che ospiteremo tantissime delegazioni da tutto il mondo. Una delle più numerose sarà quella russa

La presenza di buyer/acquirenti è un elemento fondamentale in tutte le fiere. A Rimini quanti ne arriveranno? 
Si sono accreditati circa 500 buyer internazionali tramite i canali dell’Ice-Agenzia e degli agenti esteri di Macfrut. Si tratta di acquirenti nel senso più ampio del termine, quindi interessati non solamente alle produzioni ortofrutticole. Per quanto riguarda il segmento della distribuzione moderna europea, parteciperanno almeno 60 buyer italiani – grazie alla collaborazione con Agroter che, allestirà lo spazio “Retail for the future” – oltre a delegati di catene distributive di Paesi del Centro-Nord Europa come Germania, Austria e Svizzera. 



Vi aspettate anche la visita di esponenti politici del Governo Draghi, magari per la giornata inaugurale? 
Sì. Ci è stata confermata la presenza del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e del sottosegretario con delega all’ortofrutta Francesco Battistoni. Verranno inoltre parecchi funzionari del Mipaaf, che prenderanno parte a vari appuntamenti in programma.

Macfrut è una kermesse ricca di eventi, presentazioni e anche prove tecniche in campo (clicca qui per leggere il nostro secondo articolo sulla fiera pubblicato oggi, ndr). Quali sono, a suo parere, le iniziative “clou” che un visitatore non dovrebbe perdersi per nulla al mondo?
Sicuramente bisogna vedere le aree dinamiche: il Macfrut Field Solution e l’Acquacampus sono ciò che, più di ogni altra cosa, caratterizza Macfrut da altri eventi. In queste aree è possibile toccare con mano l’innovazione e restare aggiornati sulle nuove tecnologie, tra cui i sistemi di difesa attiva di cui oggigiorno si parla tantissimo a causa dei danni del gelo primaverile. Il programma della tre giorni proporrà come sempre tantissimi appuntamenti tra convegni, workshop ed eventi degli espositori. Mi sento di segnalare che per la prima volta di sempre, Ismea parteciperà a Macfrut con tre aziende (Planet Farm, Pomeo, Joinfruit) presentando l’apertura alla finanza di mercato nel convegno “Nuove opportunità per le società dell’agroalimentare”, in programma martedì 7 settembre alle ore 15 in Sala Ravezzi. 


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