Melanzane, i prezzi raddoppiano ma non basta

Il produttore siciliano Burrafato: «I valori restano comunque bassi per essere a fine estate»

Melanzane, i prezzi raddoppiano ma non basta
“Quella che la nostra azienda ha concluso nel mese di luglio è stata una campagna 2020/21 completamente negativa per le melanzane siciliane. Da aprile a fine giugno ci sono stati prezzi di mercato del tutto insoddisfacenti, con la merce di miglior qualità, lavorata e calibrata, che è oscillata tra i 0,4 ed il 0,6 euro il chilo”. E’ l’analisi fatta da Davide Burrafato – produttore di ortaggi che commercializza i suoi prodotti presso il Mercato ortofrutticolo di Vittoria (Ragusa) – al termine di una stagione pesante per le aziende agricole siciliane che disponevano di melanzane.

“Ritengo che le cause di tale andamento siano due – prosegue – Prima di tutto, la concorrenza estera sul mercato nazionale, specie per le melanzane nere, che non ha reso praticabili rialzi dei prezzi. La Spagna ha fatto pressione in Italia per un lungo periodo, proponendo il prodotto a 0,3-0,4 euro il chilo. La tipologia viola ha sofferto meno la concorrenza diretta dei Paesi esteri ma resta pur sempre una melanzana. Viene quindi condizionata nel livello dei prezzi: se il valore di mercato della nera è bassissimo, anche la viola ne risente. Il secondo fattore è legato alla risposta dei mercati all’ingrosso dell’Italia: i consumi da aprile in avanti sono stati scarsi rispetto al solito, con i motivi sono tutti da comprendere”.



Per la prossima campagna delle melanzane, che partirà ad ottobre, l’azienda di Burrafato ridurrà le superfici investite. “Dopo una stagione così pesante per questa specie, abbiamo deciso di orientarci un po’ di più sulla gamma dei pomodori, investendo su varietà di grappolo, piccadilly e datterino, anche giallo”, confida l’imprenditore.

Analizzando il mercuriale del Mercato ortofrutticolo di Vittoria, Burrafato sottolinea che i prezzi all’ingrosso delle melanzane si sono alzati negli ultimi giorni, ma rimangono bassi per essere a fine estate. “Fino ad una settimana fa, con la tipologia viola si spuntavano solamente 0,5 euro il chilo. Ora i valori si sono portati a 0,8-1 euro il chilo. Anche con la nera siamo attorno all’euro. Si tratta di valori insoddisfacenti per le scarse quantità che si producono in questo periodo. Per essere soddisfatti – conclude – i produttori locali dovrebbero ottenere il doppio”.

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