Prodotti bio, la Spagna chiede la riduzione dell’Iva

La petizione delle catene distributive punta a rendere il biologico più competitivo

Prodotti bio, la Spagna chiede la riduzione dell’Iva
Iva ridotta per i prodotti biologici. E’ questa la richiesta arrivata dai supermercati spagnoli nell’ambito della tavola rotonda “Prodotti biologici nel carrello del supermercato” svoltasi nei giorni scorsi alla fiera Organic Food Iberia (Ifema).

Come riportata la testata Valenciafruits.com, la petizione è arrivata a nome di Aurelio del Pino, presidente dell’associazione delle catene dei supermercati spagnoli (Aces) che ha sostenuto “l’applicazione di un trattamento fiscale specifico tramite la riduzione dell’Iva”.
L’obiettivo è rendere i prodotti bio più competitivi e far si che i produttori possano compensare i loro costi di produzione, più alti rispetto alle coltivazioni tradizionali. Inoltre, l’istanza della Aces sottolinea i benefici apportati all’ambiente dalla produzione biologica.
Tra le catene che hanno partecipato alla tavola rotonda, dicendosi favorevoli all’approvazione della misura ci sono Alcampo, Carrefour, El Corte Inglés ed Eroski. Gli stessi hanno spinto anche per una migliore comunicazione dei prodotti bio, per mettere in luce le differenze rispetto ai prodotti tradizionali.


Aurelio del Pino

Del Pino ha sottolineato come il Paese sia già leader europeo della produzione biologica con due milioni di ettari e come questa misura possa favorirne lo sviluppo, considerato che la nuova Pac sarà sempre più incentrata sul bio. Si è detto inoltre favorevole alla semplificazione delle procedure amministrative, disegnando un “quadro giuridico istituzionale che rappresenti una leva per la commercializzazione dei prodotti biologici”.

Ora la decisione spetta all’erario, come ha sottolineato il moderatore dell’incontro nonché vicedirettore generale del controllo della catena alimentare del ministero dell’agricoltura spagnolo Javier Maté.



La proposta della distribuzione spagnola sembra cogliere nel segno le difficoltà dei consumatori che, anche in Italia, sono spinti ad acquistare prodotti convenzionali al posto di quelli biologici per una questione prettamente economica.

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