«Fragole tardive fuorisuolo, perchè investire»

La marchigiana Filinara Farm: richiesta superiore all'offerta, ecco come innoviamo

«Fragole tardive fuorisuolo, perchè investire»
I consumatori continuano ad acquistare le fragole di produzione autunnale e per alcuni produttori la richiesta è superiore all’offerta, nonostante siano attrezzati con varietà tardive.
E’ quanto succede a Barbara Camilli, titolare dell’azienda Filinara Farm di Rubbianello (Fermo), specializzata nella produzione di fragole fuorisuolo.



“A metà ottobre il freddo ha rallentato la maturazione dei frutti ma in questi giorni stiamo recuperando considerata la domanda altissima – racconta a Italiafruit News – per il ponte del 1 novembre le richieste sono esplose e ne avremo sicuramente per un paio di settimane: anche per il prossimo weekend ci aspettiamo una buona raccolta”.

Al momento l’azienda sta raccogliendo Tea, la varietà più tardiva dell’impianto, i cui stacchi sono iniziati intorno al 25 ottobre. La raccolta durerà fino al 20 novembre, dopo di che le piante saranno messe a riposo per la prossima stagione.  “Riusciamo a raccogliere dai 60 agli 80 chilogrammi al giorno, un po’ di più durante i fine settimana – continua Camilli – se a inizio settimana i mercati partono sottotono, nei weekend esplodono le richieste e facciamo fatica a stare dietro a questi trend”.



L’azienda continuerà a puntare sulle varietà tardive: “E’ inutile inserire le precoci e iniziare a raccogliere a metà marzo quando sui mercati c’è ancora la Sabrosa/Candonga, meglio iniziare dopo – specifica il produttore – come abbiamo notato da cinque anni a questa parte, le richieste da noi iniziano quando finisce il prodotto meridionale. In particolare quando a metà maggio le temperature si alzano, al sud iniziano ad avere problemi di conservazione e trasporto e noi avviamo la nostra campagna”.

Nel 2022 l’azienda allargherà i suoi impianti in modo da rispondere ai trend di mercato. La trasformazione avverrà anche in un’ottica sostenibile: “Per quanto riguarda l’irrigazione, stiamo aspettando un campione di canaline in plastica riciclata che abbiamo visto al Macfrut: se funzionano le utilizzeremo su tutto l’impianto“. Inoltre Filinara Farm sta valutando di sostituire i classici substrati con vaschette in plastica riutilizzabile.




Già la metà delle fragole di Filinara sono confezionate in vaschette di cartone, mentre il canale di riferimento si è spostato dalla Gdo ai dettaglianti. “Durante la primavera 2020 siamo stati obbligati a spostare le nostre vendite sui dettaglianti, ora abbiamo instaurato un rapporto con un unico grossista che distribuisce i nostri prodotti, al 70% ai dettaglianti. I prezzi al momento sono soddisfacenti”.

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