«Semi, scrigni di innovazione pronti a mostrare risultati»

Assosementi compie 100 anni e ragiona sulla sostenibilità del settore

«Semi, scrigni di innovazione pronti a mostrare risultati»
“I semi sono scrigni che racchiudono innovazione, strumenti capaci di trasferire in campo i risultati della ricerca e della genetica”. Così è intervenuto Giuseppe Carli, presidente di Assosementi, durante l’evento “Assosementi: 100 anni di innovazione per un futuro sostenibile” con cui l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane ha celebrato ieri a Bologna il suo centenario.

Con orgoglio, il presidente ha ricordato ai soci gli obiettivi raggiunti dall’associazione: incremento produzione per ettaro (decuplicata rispetto al 1921 quando iniziò l’attività associativa), organizzazione e fatturato complessivo dell’industria sementiera, costante attività di informazione e formazione. “Dobbiamo essere fieri della nostra tradizione e continuare a valorizzare le attività dei nostri operatori, lavorare al loro fianco e contemporaneamente collaborare con le istituzioni - ha aggiunto il presidente – per i prossimi 100 anni siamo pronti a dare il nostro contributo al fianco della scienza, delle aziende che vogliono innovare, delle istituzioni e della politica, della filiera e dei consumatori. Noi sementieri facciamo programmi senza improvvisazione e la sostenibilità sta alla base di tutti i nostri progetti”.


Alberto Lipparini

Sull’indissolubile legame dell’associazione con i progetti relativi a sostenibilità e cambiamenti climatici, Italiafruit News ha fatto il punto anche con Alberto Lipparini, direttore di Assosementi che ha detto: “Siamo il primo anello della filiera, una sorta di cerniera tra la ricerca e il mondo operativo della produzione: trasferiamo in campo tutta l’innovazione della ricerca”. Il direttore ha sottolineato come l’associazione sia impegnata a cercare sostegno per la normativa sul miglioramento genetico, primo passaggio verso una maggiore sostenibilità del settore: “Le tecnologie oggi possono fornirci un input importante per superare i problemi che si prospettano come cambiamenti climatici – ha spiegato – se dal punto di vista delle rese abbiamo già ottenuto ottimi risultati, oggi guardiamo ad aspetti nutrizionali e alla capacità di resilienza delle varietà. Abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare per la sostenibilità: basti pensare al trattamento di concia che facciamo alle sementi per evitare trattamenti in campo”. E sulle richieste europee di riduzione dei fitofarmaci del 50% entro il 2030, Assosementi rimane in attesa: “Siamo d’accordo nell’andare in questa direzione ma ci preme capire come raggiungere l’obiettivo. Se eliminiamo i fitofarmaci, dobbiamo avere altri strumenti a disposizione per affrontare le problematiche e soprattutto il tempo di sterzare e cambiare direzione”.



L’evento ha rappresentato anche una preziosa occasione di confronto su tematiche care agli operatori del settore come le nuove tecniche di breeding, gli obiettivi della Farm to Fork, la certificazione dei semi e il libero scambio delle sementi.

Nella foto di apertura Giuseppe Carli, qui sopra i festeggiamenti per il centenario.

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