«Troppo caldo, in Mercato non si vende»

Lucatorto (Bari): male ortofrutta di stagione e agrumi, pere spagnole meglio delle italiane

«Troppo caldo, in Mercato non si vende»
"Siamo a mezzogiorno e ci sono 19 gradi, stamani alle 4 ce n'erano 17: in queste condizioni, come si fa a vendere ortofrutta autunnale?". Se lo chiedeva ieri Pino Lucatorto grossista del Mercato di Bari, dove le contrattazioni sono poco dinamiche. "E'troppo caldo per consumare agrumi e anche le verdure non suscitano grande interesse", spiega. "Non c'è un articolo che tira, mentre risulta difficile programmare le colture: ortaggi trapiantati nell'ottica di maturare a dicembre stanno marcendo in campo", spiega.



E così, dopo una mini-fiammata un paio di settimane fa, l'attività commerciale resta decisamente dimessa, con un trend negativo che si sta protraendo ormai dalla fine dell'estate. "C'è poi il caso delle pere", sottolinea Lucatorto. "Le Abate italiane sono poche e hanno prezzi assurdi, quotazioni dai 3 euro in su sono ingiustificati anche perché la qualità media non è affatto elevata. Non a caso le uniche pere che riusciamo a vendere sono le Coscia spagnole, ormai a fine campagna: con 1,70-1,80 euro il chilo, gli acquirenti si portano via un prodotto saporito al giusto prezzo". 



Servirebbe un abbassamento delle temperature per dare un po' di sprint al commercio all'ingrosso nel Mercato barese. Ma il cambio di passo non sembra essere dietro l'angolo: "Nei prossimi giorni sono previste piogge ma la colonnina di mercurio resterà ampiamente sopra i 10 gradi e le medie stagionali: difficile essere ottimisti", conclude Lucatorto.

Copyright 2021 Italiafruit News