Prezzi, i discount spingono sull'acceleratore

Fenomeno inflattivo più marcato nel canale. Dove trovare convenienza?

Prezzi, i discount spingono sull'acceleratore

Offerte da capogiro non se ne sono viste durante l'estate. Anche perché con l'inflazione che corre e una produzione stretta nella morsa dei costi in aumento, le condizioni per spingere sul taglio prezzi proprio non ci sono. Anche l'ultima uscita dell'Ortofrutta in Cifre (clicca qui per approfondire) ha fotografato il fenomeno inflattivo nel reparto ortofrutta: la crescita del mix prezzi è di dieci punti nei primi otto mesi dell'anno, un valore costante tra le varie famiglie di prodotti ad esclusione della IV-V Gamma dove l'aumento è stato minimo (1,6%).

Ma chi cerca convenienza dove la può trovare? I discount sono ancora il rifugio sicuro per chi vuole risparmiare? I modelli distributivi non si stravolgono nel giro di pochi mesi, ma l'aumento dei prezzi è decisamente più marcato nei discount rispetto ad ipermercati e supermercati. Lo si desume dall'Osservatorio inflazione NielsenIQ: ad agosto la variazione dei prezzi su base mensile rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ha toccato il 15,3% nei discount e il 10,1% in Iper+Super+Liberi servizi. Per gli specialisti l'indice tendenziale si è fermato al 5,8%.

Come ha poi fatto notare su LinkedIn Mario Gasbarrino, amministratore delegato di Decò Italia, “dal rientro dalle ferie il vento è cambiato e il discount ha messo il turbo”. Nelle ultime settimane di agosto e all'inizio di settembre questo canale ha fatto segnare un +10% nell'aumento dei prezzi contro il +6% dei supermercati. “La convenienza, quella vera e percepita – rimarca il distributore - sarà sempre più un fattore di successo del nostro business”.

Nel primo semestre la pressione promozionale è diminuita nel Largo consumo confezionato - il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria - un mercato che cresce a valore ma in cui i volumi si contraggono, proprio come sta succedendo all'ortofrutta, dove l'inflazione è maggiormente concentrata sulla componente del peso variabile: nei primi cinque mesi dell'anno, stando ai dati Iri, l'inflazione nell'ortofrutta sfusa è stata circa il doppio di quella a peso imposto.

NielsenIQ nell’analisi “Lo stato del Largo Consumo in Italia” evidenzia mensilmente lo scenario dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane nella Grande Distribuzione Organizzata. Anche per il mese di agosto si registra la percentuale delle vendite in promozione (totale Italia) su un livello inferiore rispetto allo stesso periodo del 2021 (20,3%, -2,9 pp). Infine, il consumo di prodotti a marchio del distributore raggiunge ad agosto il 21,2% del LCC nel perimetro Iper, Super e Liberi Servizi (ovvero i supermercati di metratura minore) e si attesta al 29,8% sul totale Italia inclusi i Discount mantenendo stabile la crescita della domanda di prodotti a marca del distributore.

Per quanto riguarda i consumi, complessivamente i dati di NielsenIQ evidenziano le seguenti tendenze: Fresco (+9,6%), Largo Consumo Confezionato (LCC) (+10,5%) mentre il comparto No Food aumenta del +2,3%. Il Fresco è in crescita in tutti i canali distributivi, con Libero Servizio (+3%) e Discount (+10,9%) che registrano rispettivamente le tendenze peggiori e migliori.