Il meglio di IFN
Gazze e ghiandaie piombano sui frutteti e “scelgono” i frutti più pregiati
Davide Vernocchi: «Manca una strategia diretta di contenimento»
Cinghiali, cavallette e cimici: i “nemici” nel mondo ortofrutticolo non mancano. In questo periodo l’attenzione del settore è molto focalizzata sugli ungulati, che da Nord a Sud divorano tutto quello che trovano sul loro cammino, mentre le cavallette stanno sciamando in massa sui frutteti romagnoli creando danni rilevanti alla frutta di stagione. Ma tra i tanti ospiti indesiderati, che spesso passano in sordina anche se arrecano altrettanti danni, vi sono i corvidi: principalmente gazze e ghiandaie che non disdegnano la frutta… anzi, sono anche selettivi, perché scelgono, a loro insaputa, i frutti più pregiati. Infatti, gli uccelli per stare più al sicuro planano sui rami apicali, dove si trovano i frutti migliori, e riescono a beccare o, anche solo graffiare i frutti rendendoli non idonei al mercato. In qualche caso, anche le coltivazioni orticole non sono al sicuro, come capita per angurie e meloni.
In Emilia-Romagna gli obiettivi prediletti sono i frutti con polpa dolce, come pesche e pere. Ma quali sono le strategie di contenimento per i corvidi?
Ne parliamo a IFN con Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo. “La famiglia dei corvidi da decenni bersaglia i frutteti ma adottare delle strategie mirate è complesso perché hanno un comportamento individualista e, non essendo in stormi, sono difficili da individuare, anche se un singolo esemplare può arrecare danni importanti. In più sono animali molto scaltri e versatili che spesso riescono ad eludere i controlli predisposti dall'uomo”.
“Anche l’impiego di sistemi per l’emissione di rumori o l’utilizzo di spaventapasseri – continua Vernocchi - lascia il tempo che trova. Un altro sistema può essere l’impiego di reti antinsetto ma non sono specifiche per gli uccelli, quindi, potrebbero comunque non risolvere il problema. Attualmente l’unico metodo è la caccia di selezione; infatti, si sta valutando di rilasciare deroghe speciali per contenere i corvidi”.