La Spagna fa squadra, e l'Italia?

Pienone a Fruit Attraction, la giornata clou entusiasma e stimola riflessioni

La Spagna fa squadra, e l'Italia?

Tanti visitatori ma senza intoppi per una fiera baciata dal sole in tutti i sensi. Il clima che si è respirato negli ultimi due giorni all'interno di Fruit Attraction - a dispetto dello scenario globale - è positivo: voglia di fare, di innovare, di consolidare relazioni commerciali e di sviluppare nuovi business.

E' una fiera, non bisogna dimenticarlo. E quello che succede tra un padiglione e l'altro è sicuramente da circoscrivere all'entusiasmo di una kermesse come quella di Madrid: ma il sentiment che si misura parlando con gli operatori, italiani e stranieri, è quello di un ottimismo di fondo. Tra le mille difficoltà del momento c'è un settore che continua giustamente a pensare al futuro: innovazione in campo e nei magazzini, tecnologia, sviluppo commerciale...

Il tutto finalizzato anche ad affrontare il momento contingente, quello fatto dei rincari dei costi energetici e delle materie prime che c'è fuori dalla fiera, oppure dei mercati - come quello italiano - dove i consumi languono e dove sono concreti i timori per la perdita del potere di acquisto delle famiglie. 

Però a tutto questo si può e si deve rispondere. Come? Alzando il valore dell'offerta ortofrutticola, difendendo il lavoro fatto negli ultimi anni, senza arrendersi alle prime difficoltà ma continuando a investire nella crescita. Magari premiando l'efficienza dei progetti e strategie di marketing sempre più sofisticate.

Per l'Italia, poi, è importante tornare a spingere sull'export, sia sui mercati ad alto valore aggiunto, sia in quelle piazze capaci di recepire e smaltire prodotto, tanto per capirci. Gli spagnoli su questo fronte sono dei rulli compressori - e a Fruit Attraction si può toccare con mano - anche se l'export iberico in questo 2022 qualche inciampo lo ha mostrato. Ma il sistema è organizzato e focalizzato sull'obiettivo, sia a livello istituzionale che imprenditoriale. Ogni Paese fa storia a sé, ci mancherebbe, ma la capacità di fare squadra degli spagnoli in questa fase pare essere una strategia azzeccata.