La zucca firmata Geofur conquista l’autunno

Sapore, qualità e nuove varietà per una campagna promettente

La zucca firmata Geofur conquista l’autunno

Con l’arrivo di settembre, le referenze autunnali tornano protagoniste sugli scaffali e nelle abitudini di consumo. Tra queste, la zucca è ormai un prodotto immancabile. Per capire come si sta muovendo la campagna in corso, abbiamo raccolto la testimonianza di Cristiana Furiani, amministratrice delegata dell’OP Geofur, con sede a Legnago (Verona) che negli ultimi anni ha deciso di puntare con convinzione su questa coltura.
«La zucca è entrata nella nostra gamma quasi per gioco – racconta Furiani –. Il primo anno avevamo iniziato con una decina di ettari, senza troppe aspettative. Oggi siamo arrivati a 40 ettari, segno che la coltura ha saputo ritagliarsi un suo spazio all’interno della nostra offerta». Le superfici si concentrano nella zona di Ostiglia (Mantova), territorio già vocato e noto per la produzione di angurie. «Abbiamo iniziato la raccolta la settimana scorsa – prosegue – e proseguiremo fino a fine ottobre. Le rese in campo sono buone e il prodotto si distingue per sapore e qualità. Solo sulla varietà Delica registriamo qualche resa leggermente inferiore, mentre la Hokkaido ci sta dando soddisfazioni importanti».

Cristiana Furiani, amministratrice delegata dell’OP Geofur

Quest’anno Geofur ha inserito proprio la zucca Hokkaido come novità assoluta, accanto alla Delica, ormai un classico consolidato della gamma. «La Delica resta una certezza, con ottime performance, mentre la Hokkaido ci sta sorprendendo sia in campo che a livello organolettico. Ha un sapore più deciso rispetto alla Delica, è versatile in cucina – ottima al forno e perfetta anche perché si consuma con tutta la buccia – ed è quindi facilmente riconoscibile anche dal consumatore».

Zucca Hokkaido - Geofur

Accanto a queste due varietà principali, non mancano piccole produzioni di altre tipologie “ornamentali”, che Furiani definisce «quasi un divertissement, qualche quintale che mettiamo a disposizione per chi lo richiede».
Dal punto di vista commerciale, la manager sottolinea come la gestione della domanda e dell’offerta resti cruciale. «Attualmente, il mercato della zucca ha una buona richiesta – spiega – ma la vera differenza sta nell’approccio commerciale. Come Geofur lavoriamo su un modello programmato, con sbocchi certi, che ci consente di guardare con più serenità alla campagna. Le rese quest’anno non sono altissime per nessuno, e questo dovrebbe evitare il rischio di sovrapproduzione».

Zucca Delica - Geofur

La sfida, ora, è anche culturale. «La Hokkaido – conclude Furiani – non è ancora conosciuta come la Delica, ma ha tutte le carte in regola per affermarsi: sapore, versatilità, identità forte grazie alla buccia edibile. Stiamo ragionando anche su progetti di prima gamma e su collaborazioni per portarla in versione già tagliata e pronta al consumo. Credo che questa possa essere la chiave per farla conoscere di più e conquistarle un posto stabile nella spesa delle famiglie italiane». (bf)