Le melagrane siciliane sfruttano l’incertezza dei competitors

Di Pasquale (Donnalia): «Stagione iniziata con la varietà precoce Smith»

Le melagrane siciliane sfruttano l’incertezza dei competitors

La stagione delle melagrane siciliane entra nel vivo con le varietà precoci e si spera saranno protagoniste assolute tra le produzioni dell’Isola. Descrive a IFN la stagione produttiva e l’andamento commerciale Vincenzo Di Pasquale, responsabile commerciale dell'omonima azienda di Delia (Caltanissetta).

Angelica - Quando avete iniziato la stagione con le melagrane?

Di Pasquale - Abbiamo iniziato la campagna a metà settembre con la varietà super precoce Smith; rispetto all’anno scorso abbiamo registrato quasi 10 giorni di ritardo a causa del clima che ha complicato alcune fasi fenologiche, come l’allegagione.  

Angelica - Quanti ettari dedicate a questi frutti e quale è la varietà predominante nei vostri frutteti?

Di Pasquale - Coltiviamo insieme ai soci circa 70/80 ettari e l’80% della superficie è destinata alla varietà Wonderful che ha una spiccata produttività e  caratteristiche organolettiche molto apprezzate dal mercato. Il resto della produzione è dedicato alle varietà precoci come la Smith.

Angelica - come stanno andando le richieste dal mercato in queste prime fasi? 

Di Pasquale – Inizio di stagione positivo, poiché c’è molto più interesse per questa referenza da parte di tutta la filiera. Sicuramente, inoltre, i competitors internazionali stanno zoppicando nei primi frangenti della stagione; soprattutto la Spagna ha avuto problemi di allegagione e di qualità.

Angelica - come si può valorizzate ancor di più questo prodotto? 

Di Pasquale – i frutti sono oramai entrati di diritto nelle case dei consumatori, quindi dobbiamo valorizzare la qualità puntando a produzioni sempre migliori, sapendole comunicare nel modo opportuno. Le produzioni siciliane hanno una pigmentazione ottimale dei frutti e caratteristiche uniche.

Angelica - la Gdo richiede il prodotto, merito solo dei benefici nutraceutici di questi frutti o c'è stato un progetto più articolato nel reparto ortofrutta? 

Di Pasquale - La Gdo ha individuato in questa referenza un punto di forza importante per questo periodo dell’anno - che è una fase di transizione tra l’estate e l’autunno - ma per fornirle questa opportunità è stato fatto un lungo lavoro per valorizzare le potenzialità agronomiche dei frutti.

Angelica - l'andamento climatico ha influenzato le produzioni?

Di Pasquale - Il clima ha influenzato le rese; non è stata una buona primavera, soprattutto per allegagione delle varietà tardive, ma nessun problema nell’ingrossamento dei frutti e la qualità è ottima.