«Le Meraviglie crescono grazie ai nostri soci»

Orogel Fresco, aumenta la frutta premium selezionata in campo

«Le Meraviglie crescono grazie ai nostri soci»

Produrre e vendere “frutta che sa di frutta” paga, sempre. E se, per di più, lo fa in un periodo in cui l’inflazione è alta e i costi di produzione hanno subito aumenti che si trasferiscono lungo tutta la filiera, significa che la strada imboccata è davvero quella giusta. Ne sono convinti in Orogel, dove hanno deciso di ampliare i volumi delle drupacee estive che verranno commercializzate nella linea Le Meraviglie, lanciata nel 2021 e il cui punto di forza e distintività sono i prodotti di alta qualità raccolti già maturi, selezionati e confezionati in campo, appena raccolti. I prodotti distribuiti a marchio Le Meraviglie riguardano principalmente albicocche, susine, pesche e nettarine, ma in certi casi vi rientra anche il kiwi verde della varietà Hayward se viene raccolto e confezionato seguendo le linee guida del progetto. 

“Abbiamo deciso di ampliare la quantità delle produzioni interessate perché sta aumentando il numero di produttori associati alla cooperativa – spiega a IFN Vincenzo Finelli, direttore generale di Orogel Fresco-. Questo ci permetterà quest’estate di riuscire a fornire clienti che precedentemente ci chiedevano il prodotto ma non riuscivamo a soddisfare. L’unica cosa che non possiamo prevedere a questo punto della campagna è se dal punto di vista climatico ci saranno le condizioni per avere una buona stagione produttiva come ci auguriamo”.
 

Il progetto Le Meraviglie è vestito di nuovo, ma viene dal passato. Infatti, i prodotti di alta qualità e i relativi produttori sono stati selezionati dalla cooperativa oltre vent’anni fa. “Il progetto consiste nel selezionare le varietà con le caratteristiche superiori alla media e che saranno raccolte con un grado di maturazione più avanzato rispetto allo standard. Il frutto viene poi selezionato e confezionato per la Gdo direttamente in campo, prima di entrare in magazzino. In questo modo si riduce lo stress di conservazione vissuto dal prodotto. Il percorso così impostato ci permette di alzare molto l’asticella della qualità, riconosciuta anche dal cliente finale”. 

I risultati ottenuti durante la stagione passata sono positivi su tutte le referenze, ma in particolare i consumatori hanno premiato albicocche e susine. “Nei frutti di piccolo calibro, infatti, si riesce meglio a sentire la differenza rispetto ad un prodotto gestito in maniera convenzionale - sottolinea Finelli -. I driver di acquisto stanno cambiando, e negli ultimi anni sono soprattutto legati al sapore, per questo anche i breeder stanno intraprendendo questa direzione. Se prima si puntava su varietà più colorite e di elevata shelf-life, oggi gli sforzi sono indubbiamente concentrati sul gusto”.  
Raccogliere il prodotto al giusto di grado di maturazione implica una durata di vita della referenza più breve, ma aiuta a prediligere proprio il sapore. Immettere un frutto più maturo sul mercato determina poi una gestione più complicata dello stesso anche da parte del distributore. Occorre quindi che tutta la filiera si adatti per reggere questo meccanismo. “In particolare – specifica ancora il direttore generale - per la Gdo si tratta di garantire una rotazione più rapida sugli scaffali, mentre il consumatore non deve dubitare del prodotto che si presenta più morbido. Non significa che è lì da tempo, ma al contrario che è appena stato raccolto ed è pronto per il consumo”.

Su questo punto occorre evidenziare che per realizzare la linea Le Meraviglie serve manodopera specializzata, negli ultimi anni sempre più difficile da reperire. “La raccolta deve avvenire quando il prodotto è maturo al punto giusto, per questo è necessario che l’operatore sia formato, perché anche questo incide nel garantire il gusto che promettiamo”.