Il meglio di IFN
Le potenzialità dell’intelligenza artificiale a supporto della filiera dei freschi
L’esperienza di Coop Alleanza 3.0 e Apofruit Italia sulle pesche mature
In che modo si può creare più armonia tra produzione e distribuzione e come ci può aiutare l’IA? A questo quesito, nella terza giornata di AgriFood Future, nella cornice del Green Stage del Teatro Verdi di Salerno, è stato dedicato un panel di confronto per capire come l’intelligenza artificiale possa venire in aiuto per fluidificare i rapporti di filiera ed offrire al consumatore finale prodotti di maggiore qualità. A dirigere i lavori, Roberto Della Casa, Responsabile Scientifico del Monitor Ortofrutta di Agroter e direttore della nostra testata, che ha aperto l’evento illustrando le nuove potenzialità messe in campo dall’intelligenza artificiale. “Il settore ha l’opportunità di poter attingere da chi oggi governa lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, come i grandi gruppi dell’informatica e della logistica, soprattutto nei campi della visione, della robotizzazione e della previsione”.
Sulla prima area di intervento, le reti neurali profonde possono essere allenate nel riconoscere un frutto maturo da uno immaturo, un frutto che ha un danno da uno che è perfetto, un frutto malato da uno sano, per arrivare a intervenire in maniera precisa e puntuale. La robotizzazione degli interventi, invece, potrà essere utile per la semina, la concimazione, la raccolta, sopperendo alla carenza di manodopera che affligge l’agricoltura. Infine, sistemi previsionali della domanda, che progettano le basi per la costruzione dell’offerta, mettendo in contatto distribuzione e produzione con minore tensione commerciale, garantiscono ai consumatori prodotti di maggiore qualità. “E chi di noi non vorrebbe consumare una pesca matura? - ha domandato Della Casa - Ecco che oggi, grazie all’intelligenza artificiale e alla sua capacità di leggere numeri, nonché di elaborarli secondo algoritmi intelligenti che imparano e si perfezionano costantemente, si sono create le condizioni per permettere quel tempestivo passaggio di informazione fra produttore e distributore al fine di avere la possibilità di offrire ai consumatori frutta matura, un aspetto che soli pochi anni fa riscontrava non poche difficoltà applicative durante il processo”.
Da diversi anni la missione di Coop è quella di offrire ai propri clienti prodotti di qualità, anche attraverso la linea dei prodotti “colta matura”. “Abbiamo deciso di misurarci in questa sfida, sfruttando un algoritmo di previsione intelligente e lavorando a stretto contatto con un gruppo selezionato di fornitori”, ha esordito Pietro Terlingo, Direttore Ortofrutta Coop Allenza 3.0. “Per le pesche mature, abbiamo messo a disposizione dell’intelligenza artificiale una ricca base dati di vendite su cui partire al fine di elaborare una previsione di approvvigionamento del prodotto e di garantire ai nostri clienti un prodotto pronto al consumo, con il giusto grado di maturazione”. E la risposta a livello consumer non si è fatta attendere: “attraverso un’indagine su un campione rappresentativo di 20 mila soci, i nostri clienti hanno dichiarato di essersi accorti del cambio di prodotto, apprezzandone le qualità”, ha concluso Terlingo.
Dal lato della produzione, Apofruit Italia da tempo lavora nell’elevare il livello qualitativo dell’ortofrutta, anche attraverso approcci innovativi. “Grazie all’algoritmo intelligente che genera previsioni sul numero di prodotti da programmare giornalmente – ha sottolineato Mirco Zanelli, Direttore Commerciale Apofruit Italia - ci è stato possibile, da una parte, lavorare meglio in campagna nello spingere la maturazione in campo e, dall’altra, di programmare e preparare le consegne nelle strutture di lavorazione in maniera più precisa ed efficiente, per garantire un prodotto maturo che sia in linea con le richieste del consumatore. Ci aspettiamo molto dall’IA anche per le nostre attività in campo e in magazzino. Stiamo analizzando e sperimentando diverse soluzioni per ottimizzare i processi, redendoli più efficienti ed efficaci”, ha concluso Zanelli.
L'ulteriore elemento da considerare, ha sottolineato Della Casa nelle conclusioni, “è che l'intelligenza artificiale, come “giudice superpartes”, può analizzare i fattori tecnici cruciali per supportare le previsioni di vendita e la progettazione dei prodotti, consentendo di lanciarli sul mercato nel momento più favorevole”. Questo processo porta vantaggi a tutta la filiera, dal produttore al consumatore finale. Grazie ai sistemi intelligenti, è ora possibile garantire che prodotti freschi arrivino rapidamente dai campi ai negozi e, infine, sulle tavole degli italiani. Queste soluzioni tecnologiche migliorano l'efficienza della filiera, rispondendo anche alla crescente richiesta dei consumatori per processi più veloci e affidabili.