Libri nel reparto ortofrutta

L'originale iniziativa di Bennet a sostegno dei consumi... culturali

Libri nel reparto ortofrutta

Libri in vendita in mezzo a peperoni e zucchini. Non un'eresia, ma un'originale trovata di Bennet a sostegno dei consumi... culturali. E' partita nei giorni scorsi la campagna “Hungry for Culture” sviluppata dall'insegna in concomitanza con la BookCity, la festa del libro e della lettura che si è tenuta dal 16 al 20 novembre a Milano.

L’idea di base è semplice: la cultura è un bisogno primario tanto quanto il cibo, perché il consumo culturale alimenta la nostra mente, stimola la nostra curiosità, fa crescere i nostri pensieri, accende le nostre emozioni. E trovare la cultura dove meno ti aspetti, in mezzo all'ortofrutta, tra un filetto o un branzino, scatena la curiosità del consumatore.

Affiancare alimenti e libri è un modo per sottolinearne il profondo valore comune. Bennet lo spiega bene con un video (clicca qui per vederlo), che racconta di una giornata al supermercato in cui i clienti hanno trovato in luoghi totalmente inattesi – nei banchi freschi dei reparti di macelleria, pescheria e ortofrutta – diversi libri, confezionati esattamente come se fossero prodotti alimentari, ma senza scadenza.

Gli accostamenti tra alimenti e titoli proposti non sono stati casuali, un filo ideale li lega: Moby Dick, per esempio, è stato esposto nel reparto pescheria. Nel reparto ortofrutta un bel messaggio: "Un bel libro: l'unica cosa che ti fa bene più delle verdure" e come volume consigliato Eva Luna di Isabel Allende.

È un modo diverso di parlare di cultura e lettura: non entità lontane dalla quotidianità, ma parte di una normalità molto regolare come il carrello della spesa. È il modo di Bennet di stare a fianco del cliente, con discrezione e intelligenza, mentre contemporaneamente si impegna su qualità e prezzo dell’offerta, ampiezza dell’assortimento e livello del servizio.