Mazzarrone: previsioni su drupacee e uva

A Mazzarrone (Catania), areale noto per l’uva da tavola Igp, i produttori da qualche anno si stanno distinguendo, anche per la produzione di drupacee, come albicocche e pesche. Un territorio vocato che fa della bella stagione il suo punto di forza; così a IFN il produttore Salvatore Manusia, titolare dell’azienda agricola Terre d’incanto, descrive quelli che sono gli orizzonti della campagna estiva 2023.

“Possiamo affermare – esordisce Manusia – che la fioritura delle drupacee è in linea con il calendario, non abbiamo riscontrato nessun tipo di problematica, quindi la produzione dovrebbe essere soddisfacente. Ovviamente, per le produzioni protette, la fioritura è già in stato avanzato, come era prevedibile”.

La stagione 2022 delle albicocche – continua il produttore – è stata da dimenticare; contraddistinta da consumi bassissimi, soprattutto con l’Orange Rubis abbiamo toccato il fondo. “La campagna passata si è rivelata deleteria dall’inizio alla fine, sia per i volumi venduti che per i prezzi di mercato non abbiamo avuto nessuna soddisfazione. Sicuramente il grande caldo di maggio ha stimolato la maturazione dei frutti, quindi c’è stata troppa offerta sin dalle prime battute di mercato. Ma la colpa non è solo del clima ma anche di un eccesso di produzione dovuto anche a troppe varietà e, inevitabilmente, la qualità ne risente”.

"Rubista, Mikado, Orange Rubis sono le varietà che hanno una marcia in più perché sposano ottime caratteristiche agronomiche con valori nutrizionali apprezzati dal mercato. Inizieremo a metà maggio la raccolta, anche se ancora è presto per fare previsioni precise, ma la fioritura procede bene e speriamo che il 2022 resti solo un brutto ricordo”.

Andamento migliore per le pesche. “Veniamo da una campagna positiva – spiega l’imprenditore – ma ricordiamoci che mancava la concorrenza spagnola. Il nostro prodotto presentava ottime caratteristiche; inizieremo la stagione con la pesca Sagittaria e la percoca Romea intorno la prima decade di maggio”.

Con il produttore passiamo al tasto dolente: l’uva da tavola. “La nostra uva è un’eccellenza assoluta – puntualizza Manusia – ma il 2022, in generale, è stato un incubo. Diciamo la verità, mancava la solita qualità, il clima ci ha danneggiato pesantemente, anche se i mercati esteri come Olanda, Belgio e Svezia sono andati discretamente”. 

“Stiamo facendo di tutto per migliorarci a livello commerciale, anche attraverso la comunicazione e la partecipazione alle fiere di settore. E stiamo puntando sulla passione delle nuove generazioni. Personalmente noto nella mia giovane figlia che si avvicina a grandi passi alla nostra realtà aziendale una vocazione che mi lascia ben sperare per il futuro”, conclude Manusia.