Ortaggi siciliani, la scalata dei prezzi non si arresta

Umberto Musso (Italfrutta Distribuzione): «Registrato un deficit produttivo anche in Almeria»

Ortaggi siciliani, la scalata dei prezzi non si arresta

“Nelle prossime settimane, se le temperature resteranno così basse, i prezzi degli ortaggi siciliani resteranno su valori medio-alti, soprattutto per il pomodoro che, dopo aver conosciuto un’accelerazione della maturazione nella prima parte della campagna invernale, va incontro ad un periodo di buco produttivo”. Così Umberto Musso co-titolare di Italfrutta Distribuzione prova a inquadrare lo scenario orticolo siciliano che mai come quest’anno sta vivendo di alti e bassi.

“Fra dicembre e inizio gennaio c’era troppa offerta di pomodoro, ed il comparto è andato in crisi. In particolare, alcune categorie come il pixel sono state esitate a prezzi veramente bassi per il periodo, mentre altre, come il pomodoro a pera, tutto sommato si sono difese. Il problema di fondo è che in campagna non c’è nessun tipo di coordinamento fra i produttori e quindi ognuno pianta 'a sentimento' che, di solito, equivale alla coltura più redditizia o quella più facile da coltivare. Così facendo si creano momenti di forte squilibrio fra domanda e offerta che inficiano anche sulle aziende come la nostra che cercano di 'guidare' la produzione”.

“Un altro esempio – prosegue il manager – è il peperone a corno di toro. Negli ultimi anni, sulla scia di noti marchi, la produzione ha investito eccessivamente su questa tipologia tanto che a fine dicembre era il peperone meno caro a disposizione. Così come le proporzioni fra peperoni gialli e peperoni rossi, non sono mai le stesse e per accontentare un buyer che vuole sempre entrambe le referenze occorre fare i salti mortali. Ogni mattina è un film diverso e il cambiamento climatico sta portando a nudo le lacune del settore orticolo siciliano, ma nonostante tutto riusciamo a rispondere alle esigenze della nostra clientela che sia un buyer o un fruttivendolo”.

In quest’ultima campagna, secondo Musso, l’aumento dei costi di produzione ha influenzato notevolmente la capacità produttiva: “É il primo anno che alcuni produttori mi dicono che riutilizzano le plastiche per la pacciamatura, nel tentativo di risparmiare qualcosa, anche se ciò va a discapito della produttività. Una pratica che dà la misura della preoccupazione che attanaglia gli orticoltori siciliani e che aggiunge un’altra variabile che può influenzare l’offerta di un determinato prodotto".

“Oltre tutto, in questo momento si sta registrando un deficit produttivo anche nella zona di Almeria, soprattutto per quanto riguarda pomodoro grappolo, peperone e melanzane, che sta provocando ulteriore tensione nei prezzi, mentre l’Olanda è sempre meno presente in questa fase della stagione. Ad ogni modo, per esperienza, prima di qualche settimana sarà difficile che la situazione torni alla normalità, anche se di campagne 'normali' non se vedono più”.