«Ortofrutta, non abbandoniamoci al pessimismo»

Natale (Ager Calenus): «Estate positiva, adesso strategie di filiera per limitare i costi»

«Ortofrutta, non abbandoniamoci al pessimismo»

L’estate lascia un bel ricordo all’ortofrutta. Ne è convinto Paolo Natale, responsabile commerciale della cooperativa casertana Ager Calenus, che con IFN si confronta sulle ultime battute commerciali estive e le prospettive dei prodotti autunnali. “Per la campagna estiva si prevedevano mesi negativi ma in realtà chiudiamo bene la bella stagione. Da sottolineare l’andamento positivo delle drupacee, unica nota stonata le ciliegie che non hanno brillato. In queste ultime settimane non c’è stato il colpo di coda di fine stagione delle pesche, direi vendite senza infamia e senza lode… ma non ci lamentiamo perché non abbiamo prodotto invenduto e i prezzi sono stati costanti”.

I prodotti estivi stanno per abbandonare la scena, con referenze limitate o quasi introvabili come le percoche o le nettarine e siamo alle porte della campagna autunnale-invernale. Una campagna che sarà condizionata dai rincari energetici e da una logistica che non ha ancora ritrovato il suo equilibrio.
“Le vendite estive mi lasciano ottimista per l’inverno che verrà, anche se ci sarà tanto da lottare – prosegue il manager - Non naufraghiamo in un mare di pessimismo, la filiera deve essere compatta evitando prezzi da fame per i produttori, senza però maltrattare i consumatori finali. Dobbiamo lavorare sul contingentamento delle referenze per non creare esuberi da dover stoccare per troppo tempo. Puntiamo a contenere i costi di refrigerazione, soprattutto per quanto riguarda il kiwi e la mela Annurca. Un altro ostacolo da superare è il reperimento degli imballaggi, che sono introvabili e carissimi. Ciò che allarma è l’onere della logistica. I rapporti commerciali con altri Paesi saranno limitati, sia in entrata che in uscita. Stiamo facendo grandi sforzi per trovare soluzioni per bilanciare i costi”.

Natale ha fatto riferimento ai prodotti autunnali e Ager Calenus ha iniziato a lavorare le mele. “Siamo partiti con le Gala ma non ci sono stati grandi numeri – osserva - Attendiamo ansiosi la nostra mela Annurca, ma si prevede un prezzo in campagna più basso rispetto l’anno scorso. A livello produttivo siamo indietro, perché le piogge hanno rallentato il processo di invaiatura ma i volumi non hanno subito cali – conclude Paolo Natale - quindi attendiamo che il prodotto esprima il suo potenziale organolettico”.