«Pera dell’Emilia-Romagna Igp, è ancora l’inizio di una nuova P-era»

Aldo Grasso promuove il nuovo spot sull’eccellenza del territorio emiliano romagnolo

«Pera dell’Emilia-Romagna Igp, è ancora l’inizio di una nuova P-era»

Aldo Grasso, celebre giornalista e critico televisivo, è tornato a parlare di ortofrutta e, precisamente, della Pera dell’Emilia-Romagna Igp nell’ultima edizione di Pit Spot, approfondimento nell'inserto L'Economia del Corriere della Sera.
Lo aveva già fatto due anni fa promuovendo il progetto (clicca qui per approfondire) e oggi conferma quanto evidenziato allora, analizzando il nuovo spot pubblicitario che vede protagonista questa eccellenza del territorio emiliano romagnolo. 

Fonte: Pit Spot

Nello spot lanciato nel 2022 veniva annunciato “l’inizio di una nuova P-era”, puntando sul gioco di parole per sottolineare l’opportunità di rilancio del comparto, e, secondo Grasso, questo claim non può che essere ancora attuale.

“La pubblicità di quest’anno presenta lo stesso scenario della precedente, infatti, ci troviamo all’interno di un teatro gremito di spettatori con un conduttore sul palco, la stessa persona dello spot 2022, intento a dare voce alla Pera dell’Emilia-Romagna Igp. Nella pubblicità di quest’anno, però, l’attenzione dal frutto si sposta presto ai suoi produttori, che diventano così i protagonisti del racconto”.
Grasso ha apprezzato come in una fase di difficoltà del comparto si sia voluto dare voce diretta ai coltivatori così che raccontassero in prima persona l’amore e la passione che dedicano alla coltivazione del frutto, come viene fatto tramite una produttrice del consorzio.

Protagonista della comunicazione anche la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici, sottolineando l’importanza di adottare “soluzioni innovative a sostegno della tradizione che rendono possibile ogni giorno questo miracolo della natura”, come afferma il conduttore nella pubblicità. 
Questo mix tra innovazione, passione e territorio teletrasporta letteralmente gli spettatori in mezzo ai filari e così, come afferma Grasso, è possibile comunicare, in linea con il precedente spot, quanto questa terra faccia buono questo prodotto.

Il campo non è un set, ma è reale, scelto perché “un perfetto esempio di terreno progettato per il futuro; quindi, di ideale a cui l’agricoltura deve tendere. Presenti i teli antigrandine e antinsetto, irrigazione a goccia e tutte le tecnologie necessarie ad oggi per tutelare il raccolto”, sottolinea Grasso. 
È chiaro quindi come l’agricoltura e, nello specifico, il comparto guardi al futuro e come sia importante evidenziare questo aspetto nella strategia di comunicazione. 

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