«Piatti pronti, un mercato in cui sappiamo distinguerci»

Simone Zerbinati: «Mercato burger vegetali oltre gli 80 milioni»

«Piatti pronti, un mercato in cui sappiamo distinguerci»

Quello dei piatti pronti freschi è un mercato in salute e affollato. Per non perdere appeal però bisogna spingere sull’innovazione e puntare sempre più in alto. Parole che si adattano bene alla visione di Zerbinati, brand di riferimento che a settembre ha lanciato la nuova linea Crock che comprende i Crockburger vegetali e le Crockette di verdure, particolarmente apprezzati dai consumatori. Ma come sta ora il settore? Ce lo spiega il direttore generale, Simone Zerbinati. 

“Il mercato dei piatti pronti negli ultimi 7/8 anni è sempre stato più competitivo e concentrato. Nel murale è sempre più presente anche la marca del distributore – racconta a IFN Simone Zerbinati - . Essendo però una categoria di prodotti con maggiore segmentazione rispetto ad altre categorie, in base ai trend di consumo si riescono a trovare dei segmenti differenzianti”.

La monoporzione è uno di questi. “Siamo stati i primi a distinguerci sul mercato con le zuppe monoporzione su cui siamo leader nel nostro Paese – prosegue Zerbinati -. Il passo successivo è stato sviluppare ricettazioni sempre più particolari per andare incontro ai nuovi gusti del cliente finale. È difficile che questo mercato non funzioni; gli elementi per farlo andare bene ci sono tutti: prodotto servizio, prezzo abbordabile e buon gusto. Gli spazi molto ampi che ci riserva la distribuzione italiana parlano chiaro: la V gamma piace sempre di più e rispetto a 8/9 anni fa c’è molta più omogeneità di prodotto”.
 

Ma com’è cambiato il consumo di questi prodotti negli anni? Nel 2020 il segmento ha vissuto certamente un periodo di alti e bassi dovuto alle restrizioni che ci vedevano serrati in casa e alle prese con lo smart-working, ma con la ripresa del lavoro in azienda i consumi sono ripartiti. C’è da segnalare però che solo il 2022 è stato l’anno del ritorno alla normalità, con l’abolizione delle mascherine e del green-pass, strumenti che nei due anni precedenti avevano limitato la libertà di pranzare e cenare nei locali. “Lo scorso anno è esploso il consumo fuori casa e ora bisogna vedere se l’andamento si riconfermerà anche per il 2023”.

Zerbinati continua a guardare avanti e a mettere in fila nuove proposte. L’ultima linea lanciata, Crock, prevede un ampliamento della gamma dei burger vegetali e si compone dei Crockburger di lenticchie con spinaci ed erbette oppure con zucca e pomodorini secchi con una panatura croccante di cornflakes; e delle Crockette di verdure nelle versioni con zucchine e basilico e con patate e rosmarino. “Il mercato dei burger vegetali ha vissuto una crescita enorme – aggiunge Zerbinati – superando gli 80 milioni di valore. Siamo nel segmento dei burger già dal 2016 e l’ultima linea è nata con l’intento di aggiungere un elemento differenziante utilizzando un claim importante: “Ideali in friggitrice ad aria” elettrodomestico sempre più utilizzato.

Altri settori presidiati da Zerbinati e particolarmente caldi in questo periodo sono quello dei risotti, che l’azienda realizza dal 2020 con riso piemontese – disponibili anche in 2 varianti 100% vegetali -, tutti preparati senza l’utilizzo di panna e burro, e quello delle zuppe, preparate solo con verdure fresche, in cui l’azienda opera dal 2007.