Pomodoro, il gusto si scoprirà senza assaggiarlo

L'università di Wageningen sta elaborando dei sensori apposta

Pomodoro, il gusto si scoprirà senza assaggiarlo

Raccogliere dati sul sapore di un pomodoro senza raccoglierlo o tagliarlo. Una vera rivoluzione su cui si sta concentrando l’Università olandese di Wageningen. Il progetto di ricerca punta a conoscere le caratteristiche dei pomodori attraverso misurazioni non distruttive, quindi attraverso dei sensori in grado di semplificare la vita a ricercatori, agricoltori e buyer della Gdo. 
 

Come spiegano in un video Rick de Jong, project manager di Wageningen University and Research  e Jos Ruizendaal, ricercatore del settore Agro food robotics per l’università, il grande vantaggio di questi sensori è quello di poter ancora mangiare il frutto dopo averlo misurato. 
 

“Quello che fanno – raccontano i ricercatori - è dare informazioni sul prodotto in modo non distruttivo. L’obiettivo è quello di ottimizzare la coltivazione per produrre pomodori sempre più gustosi e comprendere meglio le differenze tra le preferenze dei consuamtori”.
 

Nel progetto sono coinvolte aziende tecnologiche che forniscono i sensori, vivaisti, perché vorrebbero adottare il sistema non invasivo prima del processo di distribuzione, e i coltivatori e venditori perché desiderano monitorare la qualità dei loro frutti coltivati in campo o in serra.
 

Ma la ricerca non coinvolge solo i pomodori.  È in fase di sviluppo infatti anche un modello da adottare per le mele come alternativa ai costosi gruppi di esperti e panel di consumatori.