Dal campo

Quali sono gli effetti del cambiamento climatico su frutta e verdura?

Diversi studi rivelano variazioni di sapore e valori nutrizionali

Il cambiamento climatico sta alterando le proprietà nutrizionali e il sapore di frutta e verdura, secondo quanto riportato da diversi studi scientifici, i quali sottolineano che queste variazioni possono essere sia positive che negative, in termini di incremento o decremento di nutrienti all'interno dei prodotti, come ripreso dalla testata revistamercados.com.

Queste affermazioni non sono del tutto nuove, infatti, già circa dieci anni fa, alcuni ricercatori giapponesi notarono che le mele Fuji diventavano meno acide e croccanti a causa della fioritura e della maturazione anticipata provocate dal surriscaldamento globale. Nel tempo, poi, diversi studi si sono occupati di questa tematica, indagando ad esempio come la siccità influenzi il valore nutrizionale delle colture. Secondo il Centro di Ricerca e Tecnologia Agroalimentare di Aragona (CITA), in condizioni di stress idrico, alcune piante accumulano zuccheri come meccanismo di difesa, alterando il sapore dei frutti. Altre piante, come la lattuga, possono invece vedere ridotto il contenuto di vitamina C.
In alcuni casi, l’esposizione a temperature elevate può aumentare la produzione di antiossidanti in colture come la lattuga rossa, migliorandone i valori nutrizionali e i benefici per la salute. Tuttavia, non tutti gli effetti sono positivi: alcuni tuberi producono più lignina per proteggersi dalla siccità, rendendone la consistenza più dura e la digestione più difficoltosa.

La ricerca continua a studiare e intensifica le analisi sugli aspetti positivi e negativi che si possono riscontrare direttamente su frutta e ortaggi per effetto del cambiamento climatico. Dall’altra parte, l’innovazione nelle pratiche agricole e nella selezione delle varietà è essenziale per affrontare le sfide climatiche, garantendo la qualità e la presenza di nutrienti negli alimenti che consumiamo ogni giorno. (gc)