«Rincari, come abbiamo arginato le difficoltà»

Con Artosi (Cpr System) un’analisi sulle strategie aziendali adottate

 «Rincari, come abbiamo arginato le difficoltà»

Essere in grado di cambiare nel momento giusto può portare in molti casi al successo o, se non altro, a superare indenni le difficoltà. Ed è la stessa strategia che ha adottato Cpr System, la cooperativa leader in Italia nella produzione, movimentazione, riciclo degli imballaggi in plastica a sponde abbattibili e dei pallet. Con la direttrice generale di Cpr System Monica Artosi, abbiamo individuato le strategie messe in campo dall’azienda per superare i rincari energetici e tutte le problematiche collegate.

“Le difficoltà sono iniziate per noi già nel periodo post Covid, con il reperimento delle materie prime – spiega Artosi a IFN – facevamo fatica a trovare la plastica per realizzare le cassette. Una situazione a cui si sono aggiunti inevitabilmente i rincari di alcuni materiali per noi fondamentali, soprattutto adesso che stiamo operando il ricambio del parco casse con la nuova Redea (clicca qui per approfondire)”. 
E continua: “Gli aumenti hanno riguardato anche tutti quegli accessori utilizzati per la produzione di casse e pallet, rendendo la nostra attività sempre più complicata. Inoltre abbiamo avuto problemi anche con i trasporti: non era facile trovarli e quelli disponibili erano fortemente inflazionati a causa dei maggiori costi del carburante. Infine la tragedia della guerra in Ucraina ci ha fatto piombare in una crisi energetica: i costi della luce e del gas erano altissimi ma non potevamo farne a meno per il lavaggio delle cassette, che rappresenta una fase fondamentale del lavoro della cooperativa”.

Monica Artosi

Sono diversi gli ambiti in cui Cpr System ha modificato il proprio modo di lavorare: ottimizzazione della logistica e dei fornitori, revisione dei processi di lavorazione, intensificazione dell’attività del rigranulo e valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili. Vediamoli in dettaglio.

“Fin dall’inizio della crisi, abbiamo sempre cercato di renderci il più autonomi possibile e abbiamo rivisto a 360 gradi tutti i nostri processi di lavorazione – specifica Artosi –  Per esempio in questa fase è stato fondamentale il cambio di fornitori delle materie prime. Considerato l’incremento dei costi della plastica, abbiamo deciso di acquistarla direttamente dai grandi fornitori e non dai distributori italiani. Fortunatamente avevamo iniziato questo nuovo processo già nel 2021 con il lancio di Redea e devo dire che si è rivelata una strategia vincente”.

Fondamentali anche i cambiamenti nella logistica aziendale per poter risparmiare su Gas ed Energia Elettrica: “Abbiamo deciso di concentrare i lavaggi delle cassette di circuiti particolari come carne ed ittico in un unico Centro – sotttolinea la Direttrice Generale – in modo da ridurre i consumi di Gas ed Energia Elettrica; valutazioni simili le stiamo adottando anche per ridurre le tratte e risparmiare sui trasporti.

Il desiderio di rendere le attività aziendali sostenibili, ha dato una grande spinta all’utilizzo del rigranulo: “Anche questo era un progetto già in programma ma la gravità della situazione ci ha convinto a velocizzarlo – dice Artosi – per questo abbiamo iniziato a rigranulare le vecchie casse verdi per trasformarle in nuove Redea, con un grande risparmio in termini di materie prime”.

Infine, l’azienda continua ad investire su fonti energetiche rinnovabili come gli impianti fotovoltaici. “Ne avevamo di già installati ma ad oggi non sono sufficienti per coprire le nostre richieste – commenta Artosi – per questo stiamo valutando se ampliare il parco dei pannelli. Anche se oggi queste tecnologie sono decisamente più convenienti che in passato, non è così scontato realizzarle: vanno individuate le aziende per l’installazione e i materiali necessari, senza contare che dobbiamo fare i conti con tempistiche sempre più lunghe”.

“Mettere in atto dei cambiamenti così importanti non è di certo facile per un’azienda delle nostre dimensioni dato che rappresenta un grande dispendio in termini di energie e tempo – conclude Artosi - ma ad oggi ci sembra l’unica strada percorribile per superare le difficoltà e costruirci un futuro più solido”.