«Vogliamo puntare sui prodotti introvabili in Gdo»

Sezamo si presenta: «Dall'ortofrutta la maggior parte delle vendite»

«Vogliamo puntare sui prodotti introvabili in Gdo»

C’è una new entry tra chi consegna la spesa fatta online. Si chiama Sezamo e fa parte del gruppo Rohlik nato nel 2014 in Repubblica Ceca. Il nuovo brand italiano in fase di test attualmente è presente solo in Lombardia e consegna oltre 7mila referenze. Grande attenzione è riposta all’ortofrutta, che tra prima e quarta gamma, verdure cotte e frutta secca è il primo settore per valore di venduto con un totale di 315 referenze a disposizione ma in procinto di ampliarsi ulteriormente con prodotti di nicchia difficilmente reperibili nella Gdo.


Il servizio di Sezamo, dopo il periodo Family&Friends, durante il quale è stato provato in anteprima dagli stessi dipendenti insieme a familiari e amici, dal mese di settembre è disponibile per tutti gli abitanti di Milano (in 90 minuti), Monza e oltre cento comuni limitrofi (in 3 ore), ma ancora in fase di test per sondare il mercato locale e le sue potenzialità.
 

“Stiamo facendo del nostro meglio per costruire una struttura efficiente in ogni suo aspetto – confida a IFN Giulia Trentin, Marketing manager di Sezamo -. Cerchiamo di offrire al cliente il miglior servizio possibile attraverso continue azioni di perfezionamento e di miglioramento a partire dalle città di Milano e Monza”.


Ma veniamo all’ortofrutta. “Frutta e verdura rappresentano il primo settore. In più dell’80% dei carrelli sono infatti presenti prodotti della categoria – intervengono Giulia Pirola e Gian Luca Crippa, rispettivamente F&V category manager assistant e category manager-. Questo è possibile anche grazie ad una gestione della vendita a peso, nella quale il cliente può scegliere il preciso quantitativo di prodotto da acquistare”.
 

Su 7mila referenze sono almeno 315 quelle riguardanti il nostro settore. “Di queste, 135 sono solo di prima gamma e a sua volta 101 sono di origine italiana, anche se la numerica può variare di settimana in settimana in base alle nostre valutazioni di stagionalità e qualità dei prodotti. Il km 0 e il supporto ai produttori locali rappresentano per noi un punto fermo indiscutibile: delle 101 referenze, circa 35 sono di origine lombarda e provengono da aziende agricole dei dintorni di Milano. Stiamo pensando però ad una evoluzione del paniere della I° gamma: referenze di nicchia solitamente riservati al canale della ristorazione, che siamo sicuri conquisteranno i nostri clienti”.

La logica di base è offrire al cliente il migliore assortimento possibile. “Anche considerando che il canale online non permette al cliente di valutare visivamente la frutta e la verdura prima dell’acquisto – sottolineano Pirola e Crippa - il nostro obiettivo è conquistare la sua fiducia consegnando prodotti di qualità eccellente che soddisfino e superino ogni aspettativa. Per questo, quando entriamo nella stagionalità di nuovi prodotti preferiamo attendere la piena campagna per il loro acquisto, senza accelerare i tempi. Ovviamente ogni valutazione viene fatta valutando lo stato del prodotto ricevuto e intrattenendo contatti costanti con i fornitori”. 


Non è di secondaria importanza la scelta di chi fornisce il prodotto. “Con alcuni c’era già un rapporto di conoscenza di lunga data risalente ad altre esperienze lavorative, con i nuovi, invece, dopo un primo contatto telefonico ci rechiamo in azienda per incontrarci di persona, visionare i prodotti e comprendere i valori che guidano il lavoro dei partner”. 
 

Il packaging riveste un ruolo importante nella consegna dei prodotti affinché raggiungano i consumatori in ottimo stato. “Per la frutta e verdura abbiamo un bassissimo uso di materiale plastico – continuano i category manager - relegato solo a quei prodotti delicati che potrebbero rovinarsi durante la consegna, come i piccoli frutti e I pomodorini. Per quasi l’80% delle referenze utilizziamo sacchetti di carta anti-umido, che permettono una perfetta conservazione di frutta e verdura in frigorifero. I nostri prodotti arrivano quindi a casa dei clienti come se provenissero dall’ortolano”.

 Andrea Colombo, ceo di Sezamo

L’azienda ha deciso di bloccare il prezzo fino a Pasqua di alcuni prodotti più acquistati. Tra questi rientrano anche la passata di pomodoro e un varietà di insalata in busta. Per essere più competitivi sui prezzi, Sezamo ha anche creato una sezione sul sito chiamata “Salva il cibo”, dove l’utente può trovare una selezione di prodotti prossimi alla scadenza ma ancora buoni. “Questo rientra nel nostro impegno nella lotta quotidiana allo spreco alimentare – aggiunge ancora Trentin -. Inoltre, Per ridurre al minimo il nostro impatto sull’ambiente consegniamo la spesa con una flotta completamente ecosostenibile e inserendo i prodotti in sacchetti di carta riciclata o in borse riciclabili e riutilizzabili”.