Vegetali surgelati: alleati per la salute, i consumi crescono del 2%

Vincono per gusto, praticità e risparmio economico

Vegetali surgelati: alleati per la salute, i consumi crescono del 2%

L’inverno è alle porte e l’organismo deve ri-adattarsi a nuovi ritmi: le giornate si accorciano, le temperature calano e l’energia sembra diminuire. Come sostenere il corpo in questa fase delicata?Consumando più vegetali, ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti, essenziali per supportare il sistema immunitario e combattere la stanchezza. Un consiglio in linea con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che invita ad assumere 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Peccato, però, che in Italia solo il 7% della popolazione rispetti questo suggerimento. Tra ritmi frenetici che non permettono di pulire e cucinare le verdure, il rischio spreco-alimentare (tipico di questi prodotti che deperiscono più o meno velocemente), costi che crescono e gusto non sempre apprezzato dai consumatori, i vegetali non fanno parte come dovrebbero della nostra dieta. Non a caso, il consumo quotidiano di frutta e verdura è crollato in 30 anni passando da circa il 94% della popolazione del ‘94 al 78,2% nel 2024. Un aiuto concreto può arrivare dai vegetali surgelati che, mantenendo inalterati i livelli nutrizionali rispetto agli analoghi freschi, permettono di limitare al massimo gli sprechi alimentari (consumo solo le quantità necessarie e che mangerò effettivamente) garantendo gusto e qualità. Un mix di caratteristiche che li rende un comfort food capace di soddisfare le domande di salute e benessere provenienti da consumatori sempre più attenti e informati, oltre che protagonisti della tradizione culinaria italiana. Gli italiani sembrano averlo capito, tanto che nell'ultimo anno il consumo di vegetali surgelati è cresciuto del +1,9% (nel 2024 rispetto al 2023), con oltre 300.000 tonnellate consumate nel canale Retail (Rapporto Annuale IIAS 2024). Un dato destinato a crescere, come confermano le rilevazioni effettuate sui primi 9 mesi del 2025 nel solo canale Retail che registrano un aumento dei consumi a volume di oltre il +0,4% rispetto all'analogo periodo del 2024.

UN CONTORNO AL GIORNO…
Uno dei modi migliori per gustare i vegetali è servirli come contorno, oltre che consumarli quotidianamente. La “cultura” tutta italiana del contorno, oltre a favorire una dieta sana ed equilibrata, vanta radici profonde nella tradizione gastronomica del Belpaese: dai fagiolini agli spinaci, dai broccoli ai mix di zucchine, melanzane, asparagi e carote, fino ai cavoletti di Bruxelles, i contorni vegetali sono un elemento indispensabile per accompagnare il pasto con gusto e leggerezza. La cucina italiana può vantare, più di altre, numerose ricette regionali che vedono protagonisti i contorni vegetali da Nord a Sud della penisola: dalla peperonata alla piemontese fino alla caponata siciliana, passando per il carciofo romanesco e le zucchine alla scapece (Napoli). Ogni regione ha il suo contorno e i prodotti surgelati riescono ad accogliere la richiesta di consumatori sempre più orientati, nella scelta, alla varietà e alla qualità.

I vegetali sono alla base della dieta mediterranea, considerata in tutto il mondo lo stile di vita più sano e salutare e, da sempre, in Italia, sono protagonisti della tavola anche sottoforma di contorno. Una abitudine che è anche sinonimo di salute. Secondo lo studio ‘Sorveglianza Passi dell’ISS’, assumere regolarmente frutta e verdura eviterebbe oltre 135.000 decessi, 1/3 delle malattie coronariche e l’11% degli ictus, perché i vegetali sono poveri di calorie ma ricchi di nutrienti come vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, che rafforzano il sistema immunitario e riducono il rischio di malattie croniche”, spiega Giorgio Donegani, Presidente IIAS. “In questo senso i vegetali surgelati rappresentano un grande alleato e permettono di mantenere viva la tradizione italiana dei contorni, fatta di piatti semplici, gustosi e genuini. Inoltre, i prodotti frozen, permettono di garantire varietà, equilibrio e qualità nutrizionale in ogni stagione, anche quando la disponibilità del fresco risulta più difficile”,

IL SURGELATO FA RISPARMIARE: NEL CASO DEI FAGIOLINI, FINO AL 53% DI COSTO IN MENO RISPETTO AI FRESCHI
Ma i vegetali surgelati sono alleati anche del portafogli: il frozen è conveniente anche da un punto di vista economico. L’indagine condotta da AstraRicerche per IIAS, che ha valutato per la prima volta l’effettivo “value for money” dei frozen food rispetto agli analoghi freschi, ha calcolato il “costo totale” e reale di alcuni prodotti, considerando il prezzo di acquisto, ma anche il tempo risparmiato e la quantità di alimento non sprecata durante la preparazione. I risultati hanno confermato che, prendendo ad esempio uno dei protagonisti del contorno all’italiana come i fagiolini, quelli surgelati costano meno degli analoghi freschi: per acquistare 450gr di fagiolini in versione frozen, il costo è in media di 2,11€ vs. i 2,44€ dei freschi, che arriva a 2,64 € tenendo conto del valore dello spreco alimentare (che il surgelato non genera). Se poi si aggiunge il fattore tempo, dato dal fatto che i fagiolini freschi vanno puliti e tagliati alle estremità, e il costo energetico (molto simile), il divario si ampia.

Anche in termini di gusto i vegetali surgelati sono molto apprezzati. Un test di assaggio “blind”, condotto per IIAS-Istituto Italiano Alimenti Surgelati da AstraRicerche, che ha coinvolto nell’indagine 180 comuni consumatori, ha chiesto di valutare minestrone e fagiolini preparati nello stesso modo sia nella versione surgelata che in quella fresca, presentando i piatti in modo da risultare visivamente indistinguibili e con ordine casuale bilanciato, per evitare qualsiasi condizionamento del giudizio. Il risultato ha visto primeggiare i prodotti surgelati per qualità complessiva, gusto, percezione di freschezza e consistenza. Per il minestrone, i voti molto positivi (nel range compreso tra 8 e 10) attribuiti dai consumatori intervistati in termini di qualità complessiva percepita, hanno visto il surgelato preferito al fresco: 48% vs 27%, con uno stacco del +21%. Anche le valutazioni sui fagiolini confermano questa impressione degli intervistati, con il surgelato al 52% vs. il fresco al 24%. (lg)

Fonte: Ufficio Stampa IIAS c/o INC- Istituto Nazionale per la Comunicazione