CRISI DELLA PESCA VERONESE, IGP INSUFFICIENTE PER IL RILANCIO. «RIORGANIZZARE L'OFFERTA»

CRISI DELLA PESCA VERONESE, IGP INSUFFICIENTE PER IL RILANCIO. «RIORGANIZZARE L'OFFERTA»
Ha cercato di fare il punto della situazione il convegno "Quale futuro per la Pesca di Verona IGP?", organizzato dal Mercato ortofrutticolo di Bussolengo presieduto da Marco Dal Fiore dall'Osservatorio di agricoltura di Pescantina coordinato da Silvano Zampini, con il contributo di Valpolicella Benaco Banca. "Tutti noi vorremmo che questo convegno si occupasse di super produzione e investimenti esteri da parte delle ditte produttrici della pesca", ha sottolineato il commissario Rose Maria Machinè nel suo saluto. "Vorremmo tutti essere fuori dal guado: invece quest'incontro vuole dare un contributo alle difficoltà di cui soffrono le nostre aziende. L'obiettivo da perseguire è la qualità per potersi affermare sui mercati interni ed esteri: l'affermazione dei nostri prodotti riuscirà a rendere remunerativa la produzione e ad attrarre giovani imprenditori". La situazione della peschicoltura in Veneto, al sesto posto nella graduatoria delle regioni frutticole italiane capeggiata dall'Emilia Romagna, è stata delineata da Antonio De Zanche di Veneto Agricoltura. "Il fatturato regionale della peschicoltura è stimato in poco più di 10 milioni di euro, in una classifica che colloca capolista la Campania e pone il Veneto all'ottavo posto", ha sottolineato De Zanche.
"A questa flessione ha contribuito in particolare il calo degli ettari coltivati a pesche e nettarine che hanno subito una contrazione del 45,5%. Tale andamento negativo è confermato anche dai dati del Censimento dell'agricoltura: dal 2000 al 2010 il numero di aziende venete che coltivano pesche e nettarine sono calate rispettivamente del 51% e del 40%, una flessione superiore a quella delle aziende agricole (-32%). A ciò si aggiunge una perdita di competitività e redditività".
Fausto Bertaiola, presidente Consorzio Igp Pesca di Verona, ha sottolineato che "a fronte di una situazione di difficoltà, in cui versa la peschicoltura veronese, l'Igp Pesca di Verona non ha dato i successi sperati, ma può rappresentare nel futuro un traino per la produzione".
Silvano Zampini, dell'Osservatorio per l'agricoltura del Comune di Pescantina, ha tratto le conclusioni: "Con il convegno, l'Osservatorio di agricoltura ha voluto mettere "il dito nella piaga" della peschicoltura veronese cercando di fare il punto tra i diversi attori della filiera al fine di poter trovare una possibile via d'uscita alla crisi. Si deve far ripartire la peschicoltura attraverso la riorganizzazione dell'offerta, la valorizzazione economica della qualità e specificità della produzione, la ricerca di varietà peschicole adatte al territorio Veneto e il coordinamento delle diverse strutture di ricerca".
Davide Bendinelli, presidente IV Commissione consiliare agricoltura della Regione Veneto, ha auspicato un maggiore coordinamento della produzione. "La Regione - ha concluso- sarà sempre a fianco della produzione agricola".
Al termine del convegno sono stati consegnati premi ai vincitori e ai segnalati della 67esima mostra delle pesche tenutasi durante la sagra di San Lorenzo. La giuria composta da Giorgio Baroni, Filippo Moroni, Andrea Righi e Piero Spellini ha assegnato il Trofeo "Mercato ortofrutticolo" al miglior gruppo di varietà bianche, gialle e nettarine all'azienda Diego e Mattia Zanetti. Danilo Zocca ha vinto il trofeo San Lorenzo. L'azienda Paolo e Roberta Fugolo ha vinto il premio per la varietà bianca: Adriano Furia ha sbaragliato il campo nella varietà Gialla e a Gianni e Flavio Castelli è andato il premio per le Nettarine. Altri premi speciali a Gianluca e Riccardo Fugolo per la varietà Ufo a pasta bianca; a Zampini Marco e Silvano per la Glohaven; a Matteo e Federica Marconi per la Summer rich. Per la Orion, riconoscimento speciale a Fiorenzo Girardi; per la Venus a Paola Peretti e Sergio Zambelli.

Fonte: L'Arena