Morìa del kiwi, a Latina proposta una task force scientifica

Morìa del kiwi, a Latina proposta una task force scientifica
Una task force scientifica coordinata dalla Regione Lazio e in collaborazione con le migliori universitàQuesta la proposta avanzata da Coonfagricoltura Latina, per voce del suo presidente, Luigi Niccolini, per salvare la produzione di kiwi in provincia di Latina.

Obiettivo è studiare il fenomeno della morìa delle piante che rischia di compromettere il futuro di migliaia di aziende agricole.

Il presidente ha partecipato, insieme al direttore Mauro D’Arcangeli, ad alcuni incontri istituzionali che si sono tenuti nei giorni scorsi durante i quali ha sottolineato l’importanza di tutelare il settore partendo, in questo caso, da un approccio completamente diverso.
“Siamo in presenza di un fenomeno – spiega Niccolini – che al momento nessuno è in grado di classificare. Quello che sappiamo è che migliaia di ettari di kiwi sono già stati distrutti dalla morìa delle piante, un fenomeno di cui non conosciamo origine e cause. Per questo motivo bisogna partire da una attività di studio che solo la Regione Lazio può coordinare e dalla quale speriamo venga fuori una soluzione al più presto”.

La provincia di Latina è fra i leader mondiali del settore con oltre 12 mila ettari coltivati e una produzione che supera quota 4 milioni di quintali di kiwi ogni anno.
Cifre importanti che possono contare sull’apporto dei produttori di Confagricoltura Latina che nel settore rappresentano oltre il 60% della superficie coltivata.

“Il mondo del kiwi - conclude Niccolini - vanta un fatturato record di oltre 500 milioni di euro su questo territorio. Non c’è tempo da perdere: entro brevissimo tempo le istituzioni, con la collaborazione delle associazioni di categoria e, anzitutto di Confagricoltura Latina, devono mettere mano a questa emergenza mettendo insieme un gruppo di ricerca che ci aiuti a capire cosa sta succedendo. Di questo possono occuparsi solo la Regione Lazio e l’assessorato all’agricoltura: quello che vogliamo evitare è che i produttori vengano travolti da questa emergenza che ha già compromesso, voglio sottolinearlo vista la situazione, migliaia di ettari di produzione”.

Nei giorni scorsi c'è stato l’intervento dell’europarlamentare Nicola Procaccini, componente della Commissione agricoltura di Bruxelles, che ha evidenziato la sua disponibilità per portare il caso sui tavoli dell'Europa. “Sto seguendo da vicino la situazione che intendo portare all’attenzione del Commissario europeo all’Agricoltura per l’adozione dei necessari provvedimenti, e chiederò di destinare alcuni fondi dei Psr al reimpianto delle coltivazioni distrutte”.

"C’è la mia disponibilità per la massima collaborazione con le associazioni di categoria e dello stesso osservatorio attivato dal Comune di Cisterna, affinché si possa arrivare ad azioni comuni in grado di arginare questo gravissimo fenomeno - ha detto ancora Procaccini - Il primo passo da fare è certamente l’avvio di una ricerca che consenta di capire l’origine di questa grave malattia che non colpisce il frutto ma si accanisce direttamente sulle radici. Metto il mio impegno a disposizione di ogni tavolo per adottare tutte le misure necessarie mentre nei prossimi giorni visiterò alcune aziende della provincia di Latina per rendermi direttamente conto del fenomeno che sta provocando gravi danni, specie nel Lazio che è l’area in cui si concentra la maggiore produzione di kiwi in Italia, filiera che rappresenta una delle nostre eccellenze in campo agricolo”.

Sulla questione è intervenuto anche il senatore pontino, Nicola Calandrini, che ha chiesto un intervento urgente del ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. "Per questo sto predisponendo un'interrogazione urgente da depositare presso la Commissione Agricoltura del Senato - ha annunciato - La stessa Commissione sta già esplorando il tema con una serie di audizioni in merito. Tuttavia penso sia necessario accelerare i tempi, perché la malattia che sta colpendo le piantagioni di kiwi sta procedendo più rapidamente rispetto ai tempi della politica. Bisogna accogliere le richieste che vengono dai produttori: monitorare costantemente il fenomeno, istituire un fondo di ricerca, salvaguardare la produzione. Su questo mi aspetto una risposta dal Ministro competente - conclude il senatore - Non possiamo lasciare soli i produttori di kiwi, che è una delle eccellenze italiane. Il tracollo della produzione e del settore di cui l'Italia è leader mondiale, va assolutamente scongiurato. Auspico di trovare la massima sensibilità sul tema e una trasversalità delle forze politiche locali e nazionali, affinché si possa mettere in campo, insieme al ministero, ogni azione utile a tutelare la produzione di kiwi e gli esponenti del settore”.

Fonte: Latinaquotidiano.it - www.latinatoday.it