OrtoBergamo: agrumi e mele pesanti, verdure tra alti e bassi

Tiraboschi: la qualità della frutta è eccellente ma l'offerta eccessiva rovina tutto

OrtoBergamo: agrumi e mele pesanti, verdure tra alti e bassi
Com'è stato il ritorno dalle feste nei mercati ortofrutticoli italiani? Per rispondere a questa domanda la redazione di ItaliaFruit ha contattato Savino Tiraboschi e Federico Fapanni, rispettivamente titolare e venditore dell'azienda OrtoBergamo, che opera da anni nell'omonimo mercato lombardo.

Agrumi e mele ko. Kiwi ok

Iniziando con gli agrumi il quadro non è dei più rosei "La situazione commerciale per le arance – spiega Federico -  è pesante; nonostante la bassa produzione c'è molta pressione sui mercati, con quotazioni che si aggirano dai 0,40 ai 0,70 euro/kg, l'euro al kg lo raggiungi con prodotto premium; le clementine spuntano qualcosa in più, circa 10 cent/kg. Le mele non se la passano meglio, con prodotto lavorato in casse calibro 70-75 che viaggia fra i 0,30/0,40 cent/kg, senza considerare mele in padella vendute a ridosso di 1 euro/kg; le pere hanno subito un leggero calo subito dopo l'Epifania, speriamo sia solo un affanno momentaneo, mentre il kiwi è regolare con consumi costanti e quotazioni nella norma".

E le verdure? "In questo caso il mercato lo fa il meteo, che condiziona l'affluenza  dei clienti dentro al mercato, la qualità ed il livello produttivo in campagna. Si passa da mattine dove ci sono eccedenze ad altre che se hai l'articolo che manca causa maltempo, ottieni delle soddisfazioni".

Qualità eccezionale, mercato disastroso

Un commento complessivo sulla campagna l'espone chiaramente Savino Tiraboschi: "Quest'anno la qualità della frutta, che siano mele, agrumi o altro, è eccezionale, passerà del tempo prima di rivedere un livello così alto. Tuttavia questo non basta. E' palese.  Prendiamo in esame le mele, qualità eccelsa ma alcuni produttori vedranno delle liquidazioni misere. Il problema è uno solo: c'è troppa offerta. Alcune mattine siamo letteralmente invasi di merce che non la vendi nemmeno se la regali. O ci si organizza a trovare canali alternativi (export in primis) o si riduce la produzione. Altre strade non ce ne sono".

Nella foto di apertura, Federico Fapanni e Savino Tiraboschi.

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