CRISI E CONSUMI: GLI ITALIANI RISPARMIANO E RIDUCONO DI 2 MILIARDI ALL'ANNO LA SPESA ALIMENTARE. ECCO IL QUADRO DELL'OSSERVATORIO ‘PREZZI E MERCATI' DI UNIONCAMERE

CRISI E CONSUMI: GLI ITALIANI RISPARMIANO E RIDUCONO DI 2 MILIARDI ALL'ANNO LA SPESA ALIMENTARE. ECCO IL QUADRO DELL'OSSERVATORIO ‘PREZZI E MERCATI' DI UNIONCAMERE
Meno merendine e più dolci fatti in casa, meno bevande gassate, meno pasti al ristorante e più prodotti dell'orto. Sei anni di crisi hanno cambiato le abitudini di consumo, rendendo gli italiani più cauti nella spesa e più attenti agli sprechi. Oggi, un italiano su due compra solo l'essenziale, acquista facendo ricorso a promozioni e offerte, riscoprendo l'antico valore della cucina domestica e delle attività amatoriali di coltivazione e cura del verde. Uno su tre ha addirittura ridotto le quantità, cioè compra semplicemente di meno. L'insieme di queste strategie di risparmio permette alle famiglie italiane di ridurre la spesa alimentare di oltre 2 miliardi all'anno, in pratica di sterilizzare completamente l'aumento dei prezzi alimentari.
Questa una delle principali evidenze emerse dall'ultima riunione dell'Osservatorio "Prezzi e mercati" dell'INDIS, Istituto di Unioncamere specializzato nella distribuzione dei servizi. Ma, se nei mesi centrali del 2013 l'inflazione ha consolidato il percorso di rallentamento avviato alla fine dello scorso anno, scendendo a settembre sotto il punto percentuale, l'aumento dell'Iva introdotto dal 1° ottobre, man mano che si distribuirà lungo i diversi passaggi della catena distributiva, comporterà sul paniere un aumento medio di circa mezzo punto percentuale di inflazione (con un impatto più pronunciato sulle bevande, sui beni non alimentari, sulle tariffe e sui carburanti).
E' verosimile che gli effetti verranno diluiti gradualmente nei prossimi 6-9 mesi, determinando una crescita - comunque moderata - dell'inflazione, che anche nel 2014 dovrebbe mantenersi sotto il punto e mezzo percentuale. "La crisi ha indotto tante famiglie italiane a industriarsi in mille modi per ridurre il costo della spesa e far quadrare i bilanci a fine mese", commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. "Sarebbe auspicabile individuare strumenti in grado di sostenere i redditi per non alimentare una spirale deflattiva". Nell'ultimo anno, ad esempio, i pasti extra-domestici sono diminuiti di circa il 2,5%.
Si aggiunge a questo anche la tendenza a ridurre gli sprechi alimentari, misurabile attraverso la riduzione della produzione pro-capite (passata da circa 550 chilogrammi del 2006 ai 502 del 2012). Inoltre, circa 7,4 milioni di italiani (14,6% della popolazione maggiorenne) sono impegnati in attività amatoriali di coltivazione e cura del verde. Oltre il 17% del totale degli italiani che hanno intrapreso attività amatoriali nella cura del verde e nella coltivazione agricola hanno iniziato negli ultimi cinque anni, proprio in coincidenza con l'avvio della crisi economica.
L'analisi, infine, ha messo in risalto la nascita della figura del "Consumatore 2.0". Non è un caso quindi che internet sia già la principale fonte di informazione per 26 milioni di italiani: vi si cercano le promozioni, si confrontano i prezzi e si acquisiscono tutte le informazioni necessarie, come le opinioni di altri consumatori e gli ingredienti dei prodotti.
Dalla ricerca emerge inoltre che la discesa dell'inflazione sta dando ossigeno alla situazione economica delle famiglie: dopo un biennio in cui la perdita di potere d'acquisto ha cumulato circa 5 punti percentuali, i salari reali, depurati dall'effetto inflazione, si stanno orientando verso la variazione nulla. Una buona notizia e una piccola consolazione, quindi: le famiglie italiane non sono più ricche, ma nemmeno più povere di un anno fa. Ne dovrebbero trarre beneficio i consumi, per i quali è attesa una stabilizzazione nel 2014: dopo anni di razionalizzazione e rinunce, gli italiani hanno completato il percorso di adeguamento ad un livello di reddito disponibile permanentemente più contenuto.

Fonte: Agi - Unioncamere