Alessandrello (Ortonatura): melanzane, urge segmentare

Si cercano soluzioni dopo una campagna caratterizzata da offerta abbondante e prezzi bassi

Alessandrello (Ortonatura): melanzane, urge segmentare
Segmentare per destinazione d’uso in cucina al fine di “spalmare” il prezzo su più varietà alleggerendo la pressione sulle tipologie più conosciute: questa per Fabio Alessandrello, direttore commerciale della cooperativa Ortonatura di Vittoria (Ragusa), specializzata nella produzione di melanzana in coltura protetta da novembre a giugno, la ricetta per rilanciare l’ortaggio, protagonista di una stagione commerciale avara di soddisfazioni economiche.
 
Qual è stato l'andamento dell'ultima campagna produttiva e commerciale in termini di qualità, volumi e prezzi spuntati?
“La qualità è stata sicuramente ottima; è aumentata molto la resa produttiva e i maggior volumi hanno determinato una flessione delle  quotazioni. La nostra produzione ha coperto 20 ettati in coltura protetta di cui il 50% fuori suolo. La quantità media è stata di 40.000 quintali circa”. 



Qual è il trend varietale e quali sono le preferenze della distribuzione e dei consumatori in tema di melanzane?
Il trend varietale segue tendenzialmente  gusti e  preferenze legate soprattutto alla conoscenza di una determinata varietà: le lunghe sono assorbite soprattutto nel Centro-nord Adriatico mentre le varietà tonde e viola vengono richieste dagli altri mercati italiani. All’estero invece prediligono la nostra “viola”, in quanto la tonda arriva dalla Spagna. A mio avviso manca una  segmentazione per destinazione d’uso del prodotto: molti utilizzano la stessa varietà in cucina non conoscendo le differenti proprietà organolettiche e funzionali”.



Su quali fronti è impegnata Ortonatura e quali sono gli investimenti per il futuro?
“Puntiamo a una segmentazione del prodotto per destinazione d’uso in cucina al fine di spalmare il prezzo su più varietà alleggerendo il” peso” su quelle più conosciute. Gli investimenti sono legati a cinque obiettivi: aumentare la comunicazione; dialogare ma non “pressare” il consumatore; packaging personalizzato e monoporzione; uso più dinamico dei social media; connubio tra prodotto e sport”.



Le prospettive per la prossima campagna?
Nonostante il surplus di offerta che ha causato un conseguente crollo dei prezzi, nella prossima stagione si produrranno all’incirca gli stessi volumi, pertanto è opportuno trovare una valvola di sfogo affinché i listini possano essere equilibrati concedendo al produttore la possibilità di remunerare tutti i fattori produttivi impiegati e nel contempo relazionarsi con il consumatore offrendo un prodotto sano e “vero” al giusto valore.

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