«Ferrero re delle nocciole dopo l'acquisizione di Oltan»

Il Corriere della Sera: acquisto lungimirante in una stagione con prezzi alle stelle

«Ferrero re delle nocciole dopo l'acquisizione di Oltan»
Nutella e frutta, per qualcuno agli antipodi e acerrime rivali nella “battaglia” per le “quote di pancia”, hanno in realtà qualche punto di contatto. E il Corriere della Sera incorona Ferrero "re delle nocciole" dopo il recente acquisto del produttore turco Oltan da parte del gruppo italiano.

“Mai come quest’anno le nocciole, ingrediente base per le barrette e le creme spalmabili, sono merce rara”, scrive Roberta Scagliarini sul "Corsera". “Il raccolto che si sta chiudendo in Turchia, Paese da cui proviene il 70% della produzione mondiale, e in Italia, secondo produttore, è il più scarso dell’ultimo decennio: i prezzi sono schizzati in su fino al 60%. Ferrero, primo acquirente al mondo di nocciole con un consumo pari al 25% del totale, destinato alla sua Nutella, è l’unico gruppo che non ha problemi di forniture perché Oltan è il produttore numero uno dell’Asia". 

Il "Corrierone" riporta un dato di fatto reale: "Prezzi così, per le nocciole, non se n'erano mai visti", aveva detto qualche giorno fa a Italiafruit News Riccardo Calcagni, amministratore delegato di Besana e coordinatore della commissione frutta secca di Fruitimprese. "Dieci tonnellate di buona qualità possono arrivare a costare 50 mila euro. In Piemonte stanno espiantando actinidia e altre piante da frutto per coltivare nocciole...". 

Tornando a Ferrero, l’acquisto dell’azienda turca (500 milioni di dollari fatturato) si è rivelato strategico per il colosso guidato da Michele Ferrero (per Forbes l'uomo più ricco d'Italia e il 22mo al mondo con un patrimonio stimato in 27 miliardi di dollari circa). E completa la strategia di espansione nella filiera a valle iniziata lo scorso sanno con l’acquisto di Stelliferi, azienda di nocciole e semilavorati italiana con un'importante filiale in Turchia.



Il Corsera ricorda che “da anni l’azienda di Alba, che in tutto il mondo fattura 8,1 miliardi, ha focalizzato gli investimenti (525 milioni nel 2013) sul sostegno dei propri marchi più forti e sull’espansione in nuovi mercati più che sul lancio di nuovi brand”.

E aggiunge che la crema spalmabile è l’unico prodotto anti-ciclico negli ultimi 5 anni con una crescita dei consumi superiore al 18% dal 2008 tanto da generare, da sola, un fatturato di quasi 2 miliardi di euro.  Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco: Gran Soleil, il semifreddo-caldo, è stato ritirato dal mercato (temporaneamente, dicono dall’azienda) dopo 6 anni di test commerciali e forti investimenti.

Il gruppo, conclude il Corsera, continua a crescere su quasi tutti i mercati. In Messico e Turchia sono entrati in funzione nuovi stabilimenti. Ma la nuova frontiera è la Cina dove sono in corso i lavori per la costruzione della prima fabbrica Ferrero.
Grazie al traino della Nutella, naturalmente. E delle nocciole.

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